Alla fine WhatsApp l'ha fatto, ha introdotto le spunte blu che danno indicazione dell'avvenuta lettura del messaggio in chat da parte del destinatario. Dopo tante indiscrezioni e voci che addirittura avevano parlato di una terza "virgoletta" per indicare l'avvenuta lettura del messaggio, ora sono ufficiali le spunte blu e questa novità ha subito scatenato il dibattito sul web, diventando tra gli argomenti più seguiti e discussi su Twitter. E non mancano le polemiche.

All'inizio, c'era la singola spunta che indicava "messaggio inviato", poi la coppia di virgolette che invece stavano a significare: "messaggio ricevuto", ma non davano alcuna certezza che la persona l'avesse letto, lasciando così, al destinatario, la libertà di leggere in tempi più o meno brevi, e soprattutto di rispondere quando preferiva, non avendo la "pressione" che dall'altra parte si sapesse o meno che la lettura c'era stata. Questa novità, quindi, per molti utenti è un eccessivo abbattimento della privacy, perché impedirebbe ai clienti di WhatsApp di rispondere rispettando i propri impegni, e anche di dire qualche piccola bugia, inventando scuse per risposte ritardate come batteria scarica dello Smartphone, mancanza di rete, impegni di lavoro, ecc. Se le spunte diventano blu, infatti, non c'è più via di scampo.

In molti, su Twitter, stanno consigliando di non aggiornare l'applicazione, così non verrà attivato il nuovo servizio, ma prima o poi bisognerà comunque farlo se ci si vorrà garantire il buon funzionamento della chat. Altri, invece, minacciano di passare alla concorrenza molto più rispettosa della privacy, come "Telegram" che sta più attento alla riservatezza degli utenti e ha anche un sistema che cancella automaticamente le conversazioni. Qualcun altro ci scherza su - non trattandosi effettivamente di una questione di vita o di morte - dicendo di non avere fretta quando le spunte diventeranno blu, perché chi ha letto prima o poi sempre risponderà.

Ma il dibattito sulla privacy si è inevitabilmente riacceso. Certo, in quest'epoca ultratecnologica in cui tutti amiamo conversare all'istante con chat, webcam o social network, difendere la propria intimità risulta sempre più difficile, e proprio per questo motivo in molti stanno chiedendo che ci si fermi un attimo per rimodulare il concetto di privacy e porre dei limiti a questa costante comunicazione istantanea alla quale ormai ci sottoponiamo ogni giorno, che spesso e volentieri ci impedisce di prenderci i nostri tempi ed isolarci un po' dal resto del mondo, e magari dire qualche piccola bugia su un ritardo in una risposta ad un messaggio in chat. Le spunte blu ci tengono d'occhio, loro non mentono.