Facebook si appresta a diventare un nuovo competitor di Google e Twitter nel settore dei motori di ricerca. Negli Stati Uniti è stata aggiunta la funzione “Search FYI” all’interno del sito del social Network. Dal 22 Ottobre, per la versione americana, oltre a nomi di gruppi, pagine e persone, è possibile fare ricerche dei contenuti in inglese postati dagli utenti. Le ricerca giornaliere all’interno di Facebook ammontano a 1,5 miliardi e gli iscritti pubblicano 2 trilioni di post al giorno. Fonti ufficiali dicono che la funzione ricerche è stata implementata nell’ottica a lungo termine di condividere sempre più informazioni.

Se succede qualche avvenimento importante, gli iscritti si collegano a Facebook per verificare le reazioni di amici, parenti e conoscenti. Ora negli Stati Uniti si possono fare anche ricerche dei contenuti pubblici. Basterà inserire le parole chiave della notizia che si vuole approfondire per raggiungere direttamente le fonti giornalistiche, e non solo, che ne parlano. Potrebbe essere un cambiamento sostanziale per i media, che necessitano sempre più di essere presenti sul social network.

Nuove funzioni per la barra ricerche di Facebook

Verranno messi in risalto i contenuti ritenuti più affidabili perché provenienti da fonti ufficiali o autorevoli, faranno seguito le news che giungono da fonti seguite dagli amici e infine i post più di tendenza o a cui si è fatto più riferimento.

Sono state aggiunte 3 funzioni alla barra di ricerca:

  • Digitando il termine per cui si vuole effettuare la ricerca appariranno in anteprima i risultati più apprezzati dagli utenti ed i post degli amici.
  • Compariranno per prime le notizie più importanti, ma ricaricando la pagina si potranno visualizzare le news più recenti sull’argomento.
  • Cercare le discussioni pubbliche su un determinato argomento. Si riferisce ai link più condivisi sulle bacheche degli utenti Facebook e di cui si parla con maggiore interesse pubblico. Attraverso il nuovo Search FYI è possibile seguire il dibattito intorno ad un argomento e partecipare alla discussione.

Google si preoccupa

Questa nuova modalità di ricerca riguarda per ora solo gli Usa, e Facebook non ha specificato quando sarà disponibile anche per l’Italia e tutti gli altri paesi.

La novità mette in allarme Twitter e specialmente Google poiché, un sistema di ricerca interno alla piattaforma Facebook, potrebbe spingere le persone ad utilizzare meno Google stesso. Bisognerà aspettare ancora per capire quanto questo nuovo strumento cambierà le cose.