Continua l'aspra lotta sulla riforma delle Pensioni 2017, vediamo le ultime notizie di oggi 17 novembre, e le novità sui precoci e sui lavori gravosi e usuranti. La CGIL ha pubblicato la sua nota sulla legge di bilancio esprimendo giudizi in parte positivi e in parte no. Punto cruciale è proprio il nodo che riguarda i lavoratori precoci e per cui la CGIL si dichiara insoddisfatta.
Ultime novità Pensioni precoci e usuranti, parla la CGIL
Le necessità del paese e le aspettative dei pensionandi, soprattutto per le pensioni dei precoci erano ben diverse da quanto arrivato nel DDL di stabilità.
Questo in sintesi il pensiero della CGIL che all'interno della nota pubblicata ha scritto che "Il capitolo precoci è certamente lontano dall'obiettivo che ci eravamo proposti". Serve ancora molto lavoro secondo il sindacato, affinchè si possa arrivare ad "affermare che i 41 anni sono sufficienti per il riconoscimento della pensione di anzianità". Discussione in corso anche per quanto riguarda i lavori gravosi e usuranti, altro nodo cruciale della riforma delle pensioni 2017. A questo proposito la CGIL ricorda come il confronto con il Governo fortemente voluto dai sindacati abbia portato i primi risultati, ma che " è importante l'obiettivo di trovare criteri rigorosi per definirli". Inoltre il sindacato si dichiara ancora una volta contrario ai requisiti stringenti, i 36 anni di contributi (che con gli emendamenti presentati in commissione lavoro si prova a far diventare 35) e i 6 anni di lavoro continuativo che rende la platea dei possibili lavoratori molto meno ampia di quello che potrebbe essere.
Ultime notizie Riforma Pensioni 2017: CGIL critica l'APE
Arrivano parole dure sulla Riforma Pensioni 2017 anche per quanto riguarda il capitolo dedicato all'APE volontaria. L'Anticipo pensionistico volontario, che prevede una decurtazione dell'assegno in cambio di massimo 3 anni di uscita anticipata, non piace alla CGIL che ne parla con toni duri, spiegando che non è un meccanismo di prepensionamento quanto piuttosto un ""uno strumento finanziario che scarica sui pensionandi le sbagliate rigidità del sistema".
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