Diventa sempre più difficile sfuggire alle truffe fraudolente innescate da chi ha interesse a captare i nostri dati e informazioni personali, e la difficoltà maggiore diventa sempre più, il cercare di non restare intrappolati nella viscida ed appiccicosa tela dell'inganno. L'aguzzino è sempre lì alla porta, studiando nei minimi dettagli le mosse malefiche da adottare, per poter trarci in trappola. Molto spesso le tecniche utilizzate sono tanto avide e faticose da captare, talvolta, il truffatore intendo ad ingannare il soggetto, si nasconde dietro nomi di istituzioni note, per poter attirare l'attenzione nel minor tempo possibile, tale da non permettere all'imminente preda di pensare alle conseguenze delle proprie azioni.

I tentativi di truffa e le azioni messe a punto, sono ben organizzate, spesso si nascondono dietro servizi di registrazione dei propri dati personali in elenchi e banche dati private, tali da permetter loro di giungere a conoscenza dei nostri dati personali; ma ancor più di frequente, tali innesti si trovano nella recezione di false e-mail di phishing, strutturate in maniera malefica, le quali contengono un link che solo cliccando su di esso, innescano la truffa ai danni dei contribuenti.

L'apertura di tale e-mail e la conseguente apertura del link che si trova al suo interno, genera il download di un virus in grado di danneggiare il computer del soggetto destinatario. Ciò è quanto sta annunciando l'agenzia delle entrate con un comunicato stampa reso noto il 28 agosto 2017 in seguito a numerose segnalazioni di tale situazione, verificatosi dai contribuenti.

Attraverso tale comunicazione, lo stesso ente denuncia e si astiene dall'aver inviato ai contribuenti, e-mail contenenti l'attivazione di procedure di rimborso e con la stessa si richiede di regolarizzare la propria posizione fiscale. Lo stesso ente avverte ed invita all'attenzione i contribuenti, che la recezione dell'e-mail non proviene affatto dall'agenzia delle entrate, ma che si tratta in realtà di tentativi di truffa ai danni dei soggetti passivi, che si attivano scaricando il virus presente nel download, pertanto l'agenzia, sempre vicina al contribuente invita loro a non cadere nella trappola e nel caso si verificasse una situazione simile, l'azione da effettuare dovrà essere quella di non aprire in nessun caso l'e-mail e se si ritiene opportuno, cestinarla.