Qualche mese fa Samsung annunciò Samsung Pay, un servizio che consente di completare qualunque tipo di transazione in un qualunque punto vendita attrezzato semplicemente utilizzando il proprio smartphone. Il servizio, però, non è stato immediatamente disponibile in Italia. Nel nostro paese, infatti, uno dei pochi produttori ad aver avviato un servizio simile è stata Apple con Apple pay (il cui supporto è stato recentemente allargato anche ai possessori di un conto presso Banca Mediolanum), il quale però ha la grande limitazione di essere presente solo sui principali device a marchio Apple (iPhone, Apple Watch e via dicendo)

Se al suo rilascio Apple Pay non aveva alcun concorrente pronto ad offrire un servizio simile, non si potrà dire lo stesso a partire dall'anno prossimo.

Infatti, in un recente comunicato stampa, l'azienda coreana conferma l'arrivo di Samsung Pay in Italia all'inizio del 2018, creando così aperta concorrenza contro la sua rivale di sempre

Samsung Pay, proprio come la controparte Apple, funziona grazie al chip NFC

Ad un primo sguardo pare ovvio che il servizio offerto da Samsung funzioni allo stesso modo di Apple Pay, sfruttando dunque il particolare chip NFC integrato nella maggior parte degli smartphone. Tuttavia bisogna ricordare che un paio di anni fa, nel 2015, Samsung inglobò LoopPay, una società specializzata in questo tipo di transazioni.

Per questo motivo, almeno in teoria, Samsung Pay potrebbe utilizzare anche la tecnologia MST in abbinata al classico NFC.

La tecnologia MST consente l'emissione di un campo magnetico al pari di quello emesso da una carta di credito tradizionale. Le transazioni completate con questo sistema, quindi, rientrano a tutti gli effetti tra quelle classificate come "Card present" e quindi possono essere completate da qualunque tipo di POS, cosa invece non possibile con Apple Pay il cui funzionamento è limitato ad una serie di terminali compatibili.

Samsung Pay non è compatibile con ogni dispositivo Samsung, almeno all'inizio

Stando al comunicato di Samsung, il pagamento "via smartphone" non sarà immediatamente disponibile su ogni prodotto dell'azienda coreana ma sarà limitato ai device top di gamma a partire dal Galaxy S6 e sui wearable Gear S2 e S3 (purché siano nella versione che comprenda il chip NFC).

Tuttavia, secondo un noto quotidiano coreano, in futuro Samsung Pay potrà essere utilizzato su ogni dispositivo Samsung avente tutti i requisiti necessari.

Non finisce qui. Infatti si vocifera che, almeno in futuro, Samsung Pay venga reso disponibile a tutti gli smartphone Android che posseggano tutti i requisiti richiesti. Se ciò si realizzasse, il produttore coreano si troverebbe in estremo vantaggio nei confronti di Apple, la quale dovrà darsi da fare per non vedersi sottrarre quote di mercato.

Insomma, se la tecnologia procede a questo ritmo, entro qualche anno pagare con lo smartphone potrà essere la normalità. Il punto sta nello stabilire se questi servizi di pagamento "3.0" abbiano o meno successo e sarà solo il tempo a fornire le giuste risposte.