La nota associazione di consumatori altroconsumo sta per lanciare una class action nei confronti di Samsung, accusata di pratiche commerciali scorrette. Il termine per aderire all'iniziativa scade oggi martedì 28 Novembre, pertanto eventuali utenti interessati devono affrettarsi a scaricare e compilare il modulo proposto sul sito dell'associazione. L'iniziativa è aperta a tutti coloro che possiedono o che hanno posseduto in passato un telefono cellulare della nota marca venduto prima del Dicembre del 2014. Un'iniziativa che potenzialmente riguarda milioni di consumatori italiani.

Il motivo della class action

Stando a quanto emerso mediante analisi di laboratorio effettuate sui telefoni cellulari di ultima generazione e sui tablet venduti fino a dicembre 2014, circa un terzo della memoria interna sarebbe stata occupata dal sistema del telefonino e da applicazioni pre-installate. Questo fa si che il consumatore non possa usufruire della quantità di memoria dichiarata dalla casa produttrice, disponendo il realtà di un 40% di spazio in meno. In parole povere telefoni proposti sul mercato - per esempio - con 8 gb di memoria, in realtà ne avrebbero avuti a disposizione solo cinque, poiché tre sarebbero stati impiegati per sistema operativo e applicazioni già presenti sul cellulare.

E questo secondo Altroconsumo configura a tutti gli effetti una cosiddetta "pratica commerciale scorretta", cosa che offrirebbe ai clienti di Samsung la possibilità di chiedere un rimborso, che a seconda dei casi secondo alcuni calcoli potrebbe arrivare a superare i 300 euro.

Come richiedere il rimborso

Per aderire all'iniziativa promossa da Altroconsumo è necessario scaricare e compilare il formulario che l'associazione ha reso disponibile sul proprio sito internet.

Sul sito è presente anche un elenco di tutti i dispositivi che hanno le caratteristiche richieste per chiedere il rimborso. Oltre a compilare il modulo di adesione è necessario allegare copia di un documento di identità e materiale che prova che avete acquistato un dispositivo in Italia, per esempio una fattura, una ricevuta d'acquisto o simili.

Dopodiché è necessario fare pervenire i documenti sopracitati presso la Cancelleria del Tribunale di Milano, ma ricordatevi che i termini di adesione, salvo proroghe, scadono oggi. Pertanto se intendete aderire non dovete perdere tempo.