Negli ultimi giorni Facebook è diventato un caso mondiale, ma non per la sua capacità di far comunicare le persone in tutto il mondo. Lo scandalo Cambridge Analytica ha suscitato un polverone, riguardo al famoso social network, per la questione privacy. I nostri dati stanno diventando sempre meno riservati. Dato che Facebook è il più grande "raccoglitore" di informazioni personali, in teoria non sarebbe neanche illegale utilizzarli. Perché? Semplicemente, perché spesso e volentieri gli utenti che ne fanno un uso abitudinario non prestano la dovuta attenzione alle "autorizzazioni" che concedono.

L'eccessiva superficialità che spesso si impiega nell'utilizzo di questo notissimo social network può metterci nella condizione di dover condividere i nostri dati personali.

Il caso Cambridge Analytica

Lo scorso 18 marzo è esploso il caso secondo cui milioni di dati di utenti - spesso deliberatamente ignari - sono finiti nelle mani di Cambridge Analytica. Molti utenti hanno scoperto questo caso in modo del tutto casuale, ovvero scaricando un archivio di tutte le loro attività su Facebook, trovando con non poca sorpresa dati che avevano precedentemente cancellato. Ma non solo: sembra che abbiano trovato anche dei tracciati di chiamate ed SMS che rilevavano anche la durata delle chiamate, numeri di telefono e orari.

Il 'colpevole'

Il responsabile principale sembra essere Messenger, l'applicazione direttamente collegata a Facebook che permette di inviare messaggi istantanei, una metodica utilizzata anche da WhatsApp. Essendo appunto una applicazione, come molte altre applicazioni durante l'installazione arriva la richiesta di sincronizzazione della propria rubrica, ovvero quella del dispositivo stesso, nonché l'impostazione a sistema predefinito per la gestione dei messaggi.

Tant'è che arrivano direttamente sull'applicazione; e la causa è lo scarso peso che si dedica a questo tipo di autorizzazioni.

Come si fa a sapere se si è tracciati: guida per gli utenti

Un modo per scoprire se si è tracciati c'è, ed è anche abbastanza semplice. Basta andare nelle "Impostazioni" di Facebook e scaricare una copia dei tuoi dati Facebook.

Da questo file è possibile individuare anche eventuali chiamate tracciate. Ricordiamo che queste impostazioni non sono predefinite, ma sono deliberatamente accettate dagli utenti, quindi non si potrebbe nemmeno parlare di un'azione illegale. Ovviamente questo coinvolge anche la nostra riservatezza, ed è questo il tasto dolente per gli utenti.Le false rassicurazioni sul rispetto della nostra privacy ora non suonano per nulla sicure.