Black Mirror è la serie televisiva che mostra il nostro presente: non il futuro, ma esperimenti e tendenze della società già in corso che vengono estremizzate e colorite dalla trama narrativa. Google questa volta ha però superato la fantascienza: sta progettando il primo sistema per leggere il pensiero.

Ricerca

Il MIT di Boston (l’università statunitense più celebre e competente nella ricerca tecnico-scientifica) ha implementato un dispositivo in grado di rilevare il pensiero delle persone e tradurlo, per esempio, in una query sul motore di ricerca.

Sembra magia: nella saga di Harry Potter solo dopo una grandissima preparazione è possibile lanciare incantesimi senza pronunciarli ad alta voce. Google è più forte di Hogwarts.

Tuttavia, non c’è nulla di magico. AlterEgo è un dispositivo indossabile che si aggancia all'orecchio, ricordando, per certi versi, gli auricolari Bluetooth già in commercio. I ricercatori stanno lavorando sulle aree d'attivazione cerebrale, ovvero, le aree fondamentali per comprendere come captare e interpretare i segnali inviati dal cervello per poi incanalarli nello strumento tecnologico. AlterEgo è in grado di catturare questi ultimi, grazie all’arco che attraversa la guancia e di trasformarli in una ricerca su Google.

Leggere il pensiero, una sfida non impossibile

Secondo Arnav Kapur, uno degli sperimentatori, è come “avere dei superpoteri”. Per ora, infatti, il sistema ha un’accuratezza elevatissima: il 90% di precisione per il riconoscimento dei numeri (da 0 a 9) e delle parole (un centinaio, per il momento). I sensori vengono posti in sette aree strategiche della guancia e il dispositivo, una volta trasformato l’impulso che riceve dall’attivazione del nostro sistema nervoso, comunica il risultato della richiesta attraverso l’auricolare apposito.

Kapur afferma che questo lavoro è in grado di “ottenere un’estensione della nostra cognizione”. Questa sembra essere la strada indicata dal guru dell’intelligenza artificiale Raymond Kurzweil, il quale afferma da anni che il futuro consisterà nel pensiero ibrido: avremo dei dispositivi, come AlterEgo, che integreranno e potenzieranno la nostra consapevolezza mediante una simbiosi tra i meccanismi biologici e quelli tecnologici che saremo in grado di implementare, così da espandere le possibilità del pensiero umano a livelli straordinari.