“Se i muri potessero parlare!” è un’espressione che, ascoltata oggi, potrebbe già essere percepita come scorretta: se questo avviene, è per le sempre più realistiche prospettive verso cui l'avanzamento tecnologico accompagna la nostra immaginazione, a maggior ragione, ora che si fa concreto uno scenario in cui anche le pareti potranno avere la loro "intelligenza". Fa parte della quotidianità ed è destinato ad approfondirsi il legame tra mondo fisico e mondo digitale, un legame che si rispecchia nel sempre maggior grado di interconnessione degli smart object come nella crescita del fenomeno IoT (Internet of Things), declinato in tutte le sue tendenze.

A questa categoria si ascrive una recentissima applicazione, risultato della collaborazione tra la Carnegie Mellon University e la Disney Research: anche un normalissimo muro può essere trasformato in un muro “intelligente” e a un costo relativamente basso (20$ al metro quadrato), basta un rullo di vernice.

Verniciare le pareti per avere delle superfici interattive

Usando della vernice conduttiva, il gruppo di ricerca ha trasformato delle semplici pareti in un’infrastruttura intelligente che funziona sia da touchpad, per tracciare il tocco degli utenti, sia da sensore elettromagnetico, per rilevare e tracciare dispositivi elettrici ed elettrodomestici.

Nuove funzionalità e possibilità, alcuni esempi

Queste nuove funzionalità potrebbero consentire agli utenti di:

  • posizionare o spostare gli interruttori della luce in qualsiasi punto del muro preferiscano;
  • controllare i Videogiochi coi gesti.

Monitorando l’attività nella stanza, questo sistema potrebbe:

  • regolare i livelli di luce quando viene acceso un televisore;
  • segnalare il momento in cui si spegne una lavatrice o un bollitore elettrico.

Come funziona Wall++

La parete intelligente può funzionare secondo due modalità: sensore capacitivo o sensore elettromagnetico (EM).

Nel primo caso, il muro funziona come un qualsiasi touchpad capacitivo: quando una persona tocca il muro, il tocco distorce il campo elettrostatico nel punto di contatto. Nella modalità di rilevamento EM, l’elettrodo è in grado di rilevare i segnali elettromagnetici di dispositivi elettrici o elettronici, consentendo al sistema di identificarne la posizione.

Allo stesso modo, se una persona indossa un dispositivo che emette un segnale EM, il sistema può rintracciare la posizione di quella persona.

Costi contenuti e semplicità, la realizzazione

I ricercatori hanno rinunciato a vernici costose, come quelle contenenti argento, e optato per una vernice a base d’acqua contenente nichel: vista l’estensione delle superfici, era d’obbligo la scelta di materiale a basso costo. Perché la realizzazione fosse facile, sono stati scelti strumenti semplici, nella fattispecie, del nastro adesivo, con cui i ricercatori hanno sagomato degli elettrodi della forma più idonea. Applicate due mani di vernice conduttiva, il nastro è stato rimosso e gli elettrodi collegati; per nasconderli e per migliorarne la durata, il tutto è stato rifinito con un rivestimento in vernice acrilica. Non resta che vederne la realizzazione e il funzionamento, solo in video, almeno per adesso.