Grandi novità in vista per Facebook, la piattaforma social attiva dal 2004 che ha raggiunto in breve un successo planetario arrivando a contare oltre 2 miliardi di utenti. Il futuro di questa famosissima 'piazza virtuale' prevede infatti, quasi sicuramente, l’integrazione delle tre principali applicazioni dedicate alla messaggistica: Messenger, Whatsapp e la popolarissima, soprattutto tra i giovani, Instagram. A decidere questo passo epocale è stato il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. Le tre applicazioni che si occupano dei messaggi sono cresciute molto in questi ultimi anni, mentre Facebook, dall’alto dei suoi 15 anni d’età, comincia a essere considerato superato.
Il successo della piattaforma social è calato vistosamente anche dopo il recente scandalo Cambridge Analytica e le conseguenti valanghe di accuse e critiche sulla cattiva gestione dei dati sensibili e sulla privacy degli utenti. Molti di questi si sono trasferiti su Instagram, piattaforma che oggi conta più di un miliardo di iscritti e che è stata acquistata da Zuckerberg nel 2012. WhatsApp invece è diventata proprietà del giovane magnate nel 2014, e oggi sfiora il miliardo e mezzo di utenti.
La fusione con Facebook dovrebbe partire nel 2020
Le applicazioni Facebook, Messenger, WhatsApp e Instagram si dovrebbero fondere, unendo i propri utenti in un’unica, gigantesca, comunità virtuale. Resteranno comunque ben distinte su computer, tablet e telefonini, per garantire una gestione più rapida dei prodotti.
L’idea che sta alla base del progetto è quella di costruire un’esperienza di messaggistica globale che consentirà agli utenti lo scambio dei propri messaggi in modo rapido, affidabile e soprattutto privato. A questo proposito il sistema di crittografia dei dati, già presente su WhatsApp, verrà utilizzato anche per le altre piattaforme.
Si tratta della prima fase di un progetto molto ampio di cui si stanno definendo tutti i dettagli.
Dubbi sulla privacy
I dubbi in proposito sono tanti. Innanzitutto preoccupa l’incrocio di dati che si svilupperebbe dopo la fusione. Informazioni personali, numeri di telefono, conversazioni, fotografie, miliardi di dati sensibili che dovranno essere gestiti in modo da garantire al meglio la privacy degli utenti.
Il rischio di intrusioni non autorizzate con conseguente sottrazione dei dati personali è molto alto, soprattutto dopo gli ultimi scandali accaduti in proposito. Ecco perché verrà esteso a tutte le applicazioni il sistema di crittografia 'end to end', per ora utilizzato solo su WhatsApp, che permette di secretare le conversazioni e di metterle al riparo da sgradite intrusioni informatiche.