Il colosso della comunicazione in Rete, il social network Facebook sta per lanciare un'altra iniziativa, quest'ultima destinata sicuramente a far discutere. Infatti, secondo quanto riporta la stampa internazionale, pare che l'azienda presieduta da Mark Zuckerberg stia lanciando una nuova applicazione, dal nome "Study", ovvero "studio", tradotto in italiano. Si tratta di uno strumento che in un certo senso "spia" gli utenti.
L'obiettivo dell'applicazione, che sarebbe un'evoluzione di Facebook Research, e capire quali applicazioni vengono installate nel telefono degli internauti e quanto queste vengono utilizzate. Dal colosso americano rassicurano che la privacy degli iscritti al programma sarà assolutamente garantita: non verranno prese infatti password o dati personali, ma saranno monitorate solo le applicazioni installate. Sarà l'azienda stessa a scegliere chi potrà partecipare al programma, questo per evitare che tantissime persone possano approfittarsene per trarne un introito personale.
Possono scaricare l'applicazione solo i maggiorenni
Non tutti però possono scaricare "Study", infatti solo le persone maggiorenni potranno beneficiare dell'utilizzo di questa applicazione, che come Research paga gli utenti ogni mese. Ovviamente non è dato sapere quando l'azienda statunitense elargirà mensilmente ad ogni partecipante, in precedenza con Research si arrivava anche a guadagnare 20 dollari. Inoltre, punto questo fondamentale anche per il fondatore del social network, i dati raccolti non saranno venduti a terze persone. Secondo quanto dichiarato da Sagee Ben-Zedeff, product manager dell'applicazione in questione, l'azienda si è accorta che le persone hanno altre aspettative quando partecipano alle ricerche di mercato, e "Study" è stata creata proprio per soddisfarle.
Lo stesso strumento di ricerca di mercato non tiene conto di quanto gli utenti utilizzino Facebook. L'altra applicazione, uguale a questa, fu chiusa dopo alcuni mesi, in quanto si riscontrarono problemi proprio nella privacy. Per adesso "Study" sarà disponibile solo negli Stati Uniti e in India, ma in pochi mesi dovrebbe arrivare in tutto il mondo, e quindi anche nel nostro Paese.
Zuckerberg sapeva dei problemi alla privacy del social
Secondo alcune rivelazioni pubblicate dal Wall Street Journal, il fondatore di Facebook sapeva benissimo che il social network avesse delle falle nella privacy degli utenti. Per questo nei mesi scorsi l'azienda è stata travolta da moltissime polemiche, ed è anche crollata seriamente in borsa.
Tutto questo portò allo scandalo dei dati personali degli utenti che sarebbero stati ceduti a Cambridge Analytica. Recenti mail scoperte nei dispositivi informatici di proprietà del fondatore avrebbero rivelato la volontà dello stesso Zuckerberg di raggiungere in tempi rapidi un patteggiamento con la Federal Trade Commission, al fine di salvare la reputazione del social da lui creato.