Definito internamente dalla società Huawei, “colloqui sul lago”, prende una forma nuova, il progetto segreto di sviluppare un sistema operativo per lo Smartphone cinese. La questione ha assunto un carattere d’urgenza, dopo gli ultimi sviluppi della blacklist commerciale degli Stati Uniti e dopo lo stop degli aggiornamenti di google. Lo ha rivelato il South China Morning Post, citando fonti vicine alla compagnia.
Nel 2012 quando il progetto ebbe inizio si mantenne tutto segretato
Sette anni fa, in una villa di fronte a un lago, a Shenzhen, si tenne una riunione a porte chiuse, durata diversi giorni.
A partecipare alla riunione, un piccolo gruppo di manager e tecnici della Huawei Technologies, capeggiati dal fondatore Ren Zhengfei. Il tema principale della riunione era quello di scambiarsi informazioni su come, Huawei, poteva rispondere al crescente successo del sistema operativo Android (OS) di Google, software utilizzato anche dai suoi dispositivi.
La preoccupazione di fondo, poi avveratasi, era che la dipendenza da Android, avrebbe reso la società vulnerabile a un possibile divieto commerciale da parte degli Stati Uniti. Secondo indiscrezioni private di persone vicine al progetto, come rivelato da South China Morning Post, Il gruppo avrebbe convenuto che a Huawei servisse sviluppare un sistema operativo come alternativa ad Android, che lo avrebbe reso indipendente e ne sarebbe divenuto unico proprietario.
Questo incontro è stato in seguito chiamato internamente "colloqui sul lago", con un accesso limitato ai documenti relativi al raduno.
Le violazioni di Huawei ai danni degli Stati Uniti, negate dagli alti dirigenti della compagnia
La società cinese, principale fornitore di apparecchiature per le reti di telecomunicazioni, a livello mondiale, sta attualmente affrontando una serie di accuse americane, tra cui l’ aver rubato segreti commerciali, violato sanzioni economiche e nascosto i rapporti commerciali con l'Iran.
Gli alti dirigenti di Huawei hanno ripetutamente negato queste accuse, accusando gli Stati Uniti di mancanza di prove.
Ad oggi, diventa cruciale, a livello commerciale, la questione del sistema operativo della società cinese, dopo che il governo degli Stati Uniti a metà maggio ha inserito Huawei in una blacklist commerciale, per rischio della sicurezza nazionale.
Fino ad oggi, Huawei si affida principalmente ai sistemi Android di Google e Windows di Microsoft, nei suoi smartphone, tablet e laptop. Influenzate dalle decisioni del governo statunitense, queste società, Google e Microsoft, hanno entrambe sospeso l’accesso ai propri software per i nuovi dispositivi di Huawei.
Con solo 90 giorni di tempo dalla sospensione del governo degli Stati Uniti, fino a quando le forniture non saranno completamente bloccate, la compagnia cinese ha finalmente dovuto riconoscere i suoi piani a lungo secretati di un nuovo sistema operativo alternativo.