Whatsapp è l'applicazione di messaggistica più usata dagli utenti italiani e internazionali ed è spesso inondata da truffe che girano liberamente all'interno delle chat. La facilità di utilizzo da parte degli utenti rende altrettanto facile la possibilità di credere ai finti messaggi di promozione inviati da truffatori e hacker.

Proprio da qualche giorno, infatti, gira una nuova truffa mediante l'applicazione WhatsApp e riguarda un finto operatore vodafone che invia veri e propri messaggi promozionali con sconti e promozioni totalmente falsi.

Come funziona la truffa Vodafone su WhatsApp

Nelle chat WhatsApp è arrivata una nuova truffa ben studiata: quella di una finta operatrice Vodafone che, grazie alla promozione di finti sconti e offerte esclusive, raccoglie i dati degli utenti e li rivende a terzi. I soggetti più colpiti da queste tipologie di truffe sono gli utenti meno informati e più "creduloni", principalmente soggetti non istruiti per bene alla tecnologia e ai potenziali danni a cui si è esposti giornalmente.

Il truffatore utilizza il seguente numero di telefono 3510452762 con il nome di Emma Bonini, dichiarando di essere un'operatrice Vodafone e, dopo aver informato l'utente delle promozioni esclusive, cerca di ottenere immediatamente i dati personali.

Vodafone sta provvedendo ad informare gli utenti, attraverso i suoi profili ufficiali Twitter e Facebook, di non fidarsi di questi messaggi promozionali e di inviare una segnalazione al centro d'assistenza.

È bene informare che le aziende come Vodafone o altri operatori di telefonia, luce e gas non usufruiscono mai di applicazioni come Telegram o Whatsapp per richiedere i dati personali degli utenti.

Proprio perché queste tipologie di truffe sono più frequenti e sempre più credibili, tutti gli operatori chiedono di segnalare immediatamente la truffa al proprio Centro d'assistenza per poter proseguire con le azioni legali.

Come difendersi dalle truffe WhatsApp

Le applicazioni di messaggistica non possono controllare tutti gli utenti che le utilizzano e solo alcune tipologie di contenuti sono filtrate o censurate.

Per evitare di cadere in queste trappole, l'unico metodo consigliabile è quello di non inviare mai i dati personali tramite le chat di messaggistica o tramite SMS, specialmente il codice IBAN, i dati della PostePay o altre tipologie di dati che possono essere riutilizzati.

Nel caso in cui ci si trova davanti a dei messaggi simili, bisogna contattare immediatamente il centro d'assistenza dell'azienda di riferimento e bloccare il numero su WhatsApp.