Il rilascio dell'aggiornamento OTA ad Android 6.0.1 sembra ormai sempre più vicino anche stando alle informazioni trapelate qualche settimana fa. Samsung Galaxy S6, S6 Edge, Galaxy S5 e Galaxy Note 4 dovrebbero ricevere l'upgrade tra pochissime settimane. Un piccolo aggiornamento è arrivato pochi giorni fa per i due top di gamma della casa coreana in Europa ma l'attesa per il nuovo nato in casa Google è sempre maggiore e il suo rilascio sembra però poter essere molto più rapido rispetto al suo predecessore ossiaAndroid Lollipop.

In arrivo Android 6.0.1 per i top di gamma

Al momento l'unico device a montare ed aver ricevuto Android 6.0.1è LG G4,oltrei dispositivi dellaserie Nexus che hanno il sistema operativo in modalità base.

Samsung stavolta arriverà seconda alle spalle dell'altra coreana che col tempo sta mostrando i denti allaconcorrenza. Probabilmente sarà un aggiornamento di massa che metterà in riga molti device del proprio catalogo. Secondo le ultime informazioni Samsung Galaxy S6, Galaxy S6 Edge ed S6 Edge Plus, accompagnati da Galaxy Note 4, saranno aggiornati tutti ad Android 6.0.1 entro e non oltre il prossimo febbraio2016. Il primo dispositivo tra quelli commercializzati all'interno del mercato europeo che sarà dotatodel nuovo software di Google è Samsung Galaxy S6 Edge Plus che potrebbe riceverlo prima della fine dell'anno. A gennaio il nuovo sistema operativo dovrebbe vedere la luce sui device S6 Flat e S6 Edge e per chiudere a febbraio del prossimo anno su Galaxy Note 4.

Android 6.0.1 anche per la serie S5

A ricevere Android Marshmallow sarà anche il vecchio top di gamma della serie S, Galaxy S5, e secondo indiscrezioni anche la versione S5-Neo. In pochi avrebbero puntatosul dispositivo ma in realtà Samsung ha deciso di proseguire sullastrada intrapresa anche con Android Lollipop e continuare a supportare anche alcuni dei device di vecchia data.

Il rilascio del nuovo sistema operativo non è ancora stato messo a calendarioma, stando alle informazionitrapelate qualche giorno fa, dovrebbe trattarsi con quasi assoluta certezza del primo quarto del prossimo anno (gennaio-marzo 2016).