L’Autorità garante delle comunicazioni, Agcom, ha stabilito nuove regole in base alle quali i costi per il cambio di operatore telefonico dovranno essere limitati rispetto a quanto attualmente previsto dagli operatori. Le stesse regole dovranno essere applicate in caso di cambio gestore per quanto riguarda le pay-tv e internet. Le nuove regole stabilite dal garante, e alle quale tutti gli operatori sono tenuti ad uniformarsi entro il 1-à gennaio 2019, introducono un tetto ai costi di disattivazione, prevedono la portabilità del credito residuo, istituiscono una regola salva-sconti e liberalizzano il pagamento a rate.
Cambio operatore telefonico, da Agcom stop alle penali troppo alte
Con la delibera 487/18, l’Agcom ha stabilito nuove regole per quanto riguarda i costi da addebitare ai clienti per il cambio di operatore telefonico o per recedere da un contratto prima della scadenza prevista. Si tratta di linee guida in base alle quali gli operatori non potranno più scaricare sugli utenti i costi derivanti da una disdetta, ma questi dovranno essere sempre proporzionali rispetto al valore residuo del contratto.
Il costo di recesso da un contratto, infatti, non potrà essere superiore al costo del canone mensile stabilito dal contratto stesso, mentre, con le regole attualmente in vigore, il cambio di operatore a pochi mesi dalla scadenza comporta il pagamento di penali particolarmente alte.
Altra novità riguarda gli sconti del quale il cliente ha usufruito che, in caso di disdetta, non dovranno più essere restituiti alla compagnia.
Istituita anche la portabilità del credito residuo, in base alla quale l’operatore è tenuto a trasferire sulla scheda del nuovo operatore scelto dal cliente l’eventuale credito residuo della vecchia sim, eliminando in questo modo uno degli ostacoli alla realizzazione della piena portabilità del contratto telefonico che dovrà avvenire, secondo il dettato di Agcom, entro trenta giorni dalla richiesta.
Per quanto riguarda i pagamenti rateali, il cliente che disdice il contratto potrà decidere se continuare il pagamento frazionato o saldare il debito con un’unica rata.
Le nuove regole di Agcom si applicano a tutti i “contratti di adesione”, tipologia solitamente utilizzata non solo dagli operatori telefonici, ma anche da banche, assicurazioni, aziende di energia o telecomunicazioni che saranno quindi tenute anch’esse al rispetto nelle nuove linee guida che entreranno in vigore a partire dal prossimo 1° gennaio.
Il plauso delle associazioni dei consumatori: “Basta rapine ai clienti”
La decisione di Agcom di intervenire sui costi del cambio di operatore telefonico è stato accolto con soddisfazione da parte delle associazioni dei consumatori, da tempo attive nella battaglia contro le penali troppo altre imposte ai clienti. Penali che il Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) non esita a definire come vere e proprie “rapine” ai danni dei clienti e che annuncia, ora, un’attenta vigilanza sull’effettiva applicazione delle nuove regole e sulla conoscenza di questa da parte dei milioni di cittadini che hanno sottoscritto contratti di telefonia.