La Pasqua è alle porte e si pensa già al grande pranzo della domenica e a come organizzarsi per il lunedì. C'è la corsa alle colombe pasquali, magari con l'offerta, visto il difficile momento che si sta attraversando, la scelta delle uova con la sorpresa più bella per i figli, i nipoti, non sia mai che rimangano delusi.

Ma è questo il vero senso di questa festa o se ne sta perdendo il reale significato? Pasqua, nonché Resurrezione, che nel mondo cristiano rappresenta il ritorno in vita di Gesù Cristo e la liberazione dei cristiani dal peccato grazie al sacrificio di Gesù sulla croce.

E' preceduta da quaranta giorni di astinenza e digiuno (Quaresima).

Riviviamo insieme le "norme" di questa ricorrenza religiosa: Il giro dei Sepolcri. Nell'altare vengono posti il tavolo, simbolo del sacrificio, il pane, il vino, i tredici piatti degli apostoli e il tabernacolo dov'è collocata l'Eucarestia. Nel tardo pomeriggio del Giovedì Santo la gente inizia la visita ai Sepolcri, anticamente se ne dovevano girare almeno sette, adesso si sono ridotti a tre. Il digiuno. Un solo pasto durante la giornata. I fedeli sono tenuti a farlo il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. L'astinenza dalle carni. Proibisce di consumare non solo la carne ma anche cibi e bevande che sono particolarmente ricercati o costosi.

E' prevista in tutti i venerdì di Quaresima.

Ma quanti osservano al giorno d'oggi la visita ai Sepolcri e rispettano il digiuno? Il venerdì non si mangia carne, ma quanti lo fanno solo perchè "non devo" e non perchè "io credo"? I bambini conoscono il vero significato della Pasqua? E noi riusciamo davvero a spiegarglielo?