Le sigaretteelettroniche stanno vivendo un vero e proprio boom: gli amanti dello svapare sono sempre di più, i negozispecializzati in e-cig e aromi sono in un business in pienacrescita, ed ovviamente a farne le spese sono i conti relativi alle sigarettetradizionali che, tra crisi economica e concorrenza dei nuovi prodotti, hannofatto segnare un calo di 200 milioni di euro nel giro di pochi mesi.

Infatti il Dipartimento delle Finanze ha appena diffuso idati in merito agli incassi dell’erario provenienti dalla vendita di tabacchi e affini: ebbene, nel primotrimestre del 2013 si registra una diminuzione di 132 milioni di euro rispettoallo stesso periodo dello scorso anno (1607 miliardi contro 1739) che, sommatiai 71 milioni di perdite del solo mese di dicembre 2012, danno appunto untotale di oltre 200 milioni di euro in meno derivanti dalla vendita deiclassici pacchetti di sigarette o ditabacco trinciato.

Ovviamente non tutto questo ammanco è da “imputarsi” alle sigarette elettroniche ed agli svapatori: il consumo di sigarettetradizionali è infatti molto sensibile alle crisi economiche nonché agliaumenti di prezzo; tuttavia gli esperti evidenziano anche come sia un consumoelastico, cioè che dopo i periodi di decrescita torna sempre ai livelliconsueti.

Ma a quanto pare questa volta c’è qualcosa di diverso, unelemento in più che, questo sì, dipende proprio dal boom delle e-cig: sono sempre di più i fumatoriche abbandonano il pacchetto da comprare in tabaccheria e passano agli aromi da svapare; sempre gli esperti diconsumi e mercati del vizio calcolano che degli oltre 200 milioni di ammanconelle casse dell’erario almeno 80 dipendano proprio dal travaso di consumatori avvenutodal tabacco tradizionale verso le sigarette elettroniche.

I produttori di sigarette elettronichee di aromi da svapare calcolano chein questo 2013 saranno circa un milione gli svapatori (mentre chi fumasigarette tradizionali circa 10 milioni): ipotizzando che tutti questi nonacquistino più il classico pacchetto quotidiano che è il consumo medio di unfumatore, si arriverebbe alla bella somma di 1 miliardo e 600 milioni di euroin meno di gettito fiscale derivante dal mondo del tabacco; sottolineiamo cheun fumatore medio spende circa 1400 euro all’anno, uno svapatore medio solo 400euro.

Ecco perché allora lo Stato sta sempre più regolamentando ilsettore delle sigarette elettroniche:perché si tratta di un mercato in forte crescita ma che per ora è concorrentedi un altro molto più esteso e proficuo!