In Italia ci sono molti divieti, ma forse non tutti sono a conoscenza di alcuni davvero assurdi e inverosimili che i sindaci hanno deciso di proporre nelle loro città: dalle aiuole alle scarpe, dai kebab alle parabole, riguardano davvero ogni aspetto della vita quotidiana. Vediamo quali sono.
- Trento: non rubare né danneggiare i cartelli di divieto
- Bologna: non installare condizionatori che abbiano un'unità esterna
- Lerici: non girare in costume per il litorale
- Forte dei Marmi: non tagliare l'erba, ad eccezione dei giorni festivi
- Verona, Bolzano; Napoli, Oristano: non fumare nei parchi pubblici
- Sanremo: chi ha tra i 13 e i 59 anni non si può sedere ai bordi delle aiuole
- Reggio Emilia: non sedersi vicino ai monumenti storici
- Brescia: a causa della mancanza dei loculi è vietato morire
- Capri: non indossare scarpe rumorose e con la zeppa
- Torino: le antenne paraboliche per la Tv devono essere in tinta con il colore del palazzo e devono essere poste sul tetto
- Venezia: non fare buche in spiaggia e castelli di sabbia
- Lucca: non aprire locali di kebab
- Varallo Sesia: non indossare il burkini in piscina
- Eboli: non baciarsi in auto o in pubblico
- Genova: non esporre il bucato nel centro storico
- Voghera: non sedersi in più di tre persone sulle panchine dopo le ore 23.00
- Viareggio: non appoggiare i piedi sulle panchine
- Savona: non mangiare nelle aree comunali di Alassio, né sdraiarsi nelle aiuole a Albisola Marina
- Sorrento: i ristoratori non devono avvicinare i turisti per invitarsi a sedere e gli artisti di strada non possono sostare per più di quindici minuti nello stesso punto.
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