PewDiePie è un famoso youtubber svedese che si occupa principalmente di videogames. I suoi follower sono milioni (oggi più di 50 milioni esattamente) e da tutto il mondo. Nonostante questo successo e la sicura monetizzazione, lo svedese ha deciso di chiudere il canale. Il motivo? Scarso rendimento di utenti attivi (solo 2.000.000 di visualizzazioni attive) e, soprattutto, la riduzione di visibilità causatagli da Youtube. Strano, però, perché uno youtubber come lui guadagnerebbe tanto e sarebbe assurdo chiudere essendo così in alto nelle classifiche visto che PewDiePie vive soprattutto sui social e non sulle ricerche di Google.

Scelta discutibile

La scelta è dunque discutibile. Ma ragionando sulla cosa si può evincere che il suo piano è ben diverso. Avendo 50 milioni di attivi, lo youtubber avrà pianificato di spostare tutti su di un suo blog personale in quanto, con google ads, guadagnerebbe molto di più rispetto alla monetizzazione di youtube. Rimane un' ipotesi molto probabile, visto che lo stesso svedese ha già creato una striscia web per youtube red lasciando trapelare le sue intenzioni di mettersi in proprio. I fan, ovviamente, sono in fibrillazione perché sanno che il loro beniamino ha qualcosa in mente e ha ben chiara l' idea di soldi come dichiarò in questo video:

PewDiePie channel

Era trapelata mesi fa una notizia di un presunto PewDiePie channel, canale tematico sui videogame, da sfruttare non solo sul web.

Una notizia che non fece molto rumore ma che è tornata viva ora che l' uscita da youtube dello svedese è imminente. Il Blogger, però, dichiara solo le avversità con google per ora ma è ovvio che nella sua strategia di marketing non possa dire nient' altro. Se vuole far rumore deve farlo nel silenzio, quindi pensiamo che il blogger sparirà per un po' prima di ricomparire con una nuova fruttuosa idea (lo si spera per lui). Se non altro, per ora, si è aggiudicato il titolo di leggenda del web, obiettivo principale di chi comincia a fare blog prima di pensare ai soldi che, come in tutti i campi, la fanno da padrone.