Quando si riesce a mettere su una buona organizzazione, l'inclusività e l'integrazione possono trasformarsi in un'emozionante avventura. Lo sanno bene i protagonisti di 'Una marcia in più', iniziativa dell'associazione 4x4 Motion Potenza, che nel mese di luglio ha visto un gruppo formato da diversi autisti e un team di copiloti costituito da persone con disabilità, tra i quali un ragazzino con la sindrome di Down, due con autismo, una giovane con alcuni problemi cognitivi e anche infortunati sul posto di lavoro, percorrere la Basilicata coast to coast per una settimana a bordo di sette jeep.
Alla scoperta della natura
Sui mezzi, oltre ad autisti e copiloti, erano presenti medici, i parenti dei partecipanti minorenni e anche una troupe televisiva che ha seguito il viaggio. L'evento ha permesso a chi vi ha preso parte di poter scoprire le bellezze naturali della regione ed è servito anche ad inviare un messaggio alle amministrazioni della zona, affinché si impegnino per l'eliminazione delle barriere architettoniche. Vito Nolè, presidente della onlus, ha infatti spiegato che, tanto per fare un esempio, quando il gruppo è andato in visita al Cristo Redentore, è stato necessario sollevare a mano le sedie a rotelle per farle arrivare fino alla cima del monte San Biagio. Fortunatamente, comunque, le cose sono andate abbastanza bene dal punto di vista dell'accessibilità presso le strutture alberghiere.
Un'esperienza che arricchisce
Filomena Zaccagnino, che opera in qualità di funzionario socio-educativo presso l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro della Basilicata, ha dichiarato che l'esperienza è stata bella ed inclusiva anche per coloro che hanno una disabilità acquisita come i loro assistiti, due persone alle quali è stata amputata una gamba e due con paraplegia.
Giampiero La Regina, 35enne lucano, è stato contento di poter visitare luoghi che non aveva mai visto. L'uomo, che si muove con le stampelle e che è abbastanza sportivo, non ha comunque negato di aver dovuto gestire meno problemi rispetto ad alcuni dei suoi compagni di avventura che utilizzavano la carrozzina, specie quando il gruppo si trovava a passare nei centri storici.
Ad ogni modo, la carovana di jeep è riuscita a guadare corsi d'acqua e a percorrere sia piste che sentieri sterrati, a dimostrazione che i percorsi naturalistici possono realmente essere alla portata di tutti.