Sono anni che le le Fashion Week ci propongono passerelle con modelle magrissime, decisamente sottopeso per non dire ai limite dell'anoressia.

Un freno è stato messo ora dalle due holding internazionali Lvhm e Kering, che detengono i diritti di marchi internazionali quali Fendi, Louis Vuitton, Dior, Gucci ed infiniti altri.

Le modelle che portano la taglia 36 e i modelli con la 46 saranno a priori esclusi dalle selezioni per le sfilate. Potranno sfilare solo oltre la 38 per la donna e la 48 per gli uomini.

Oltre alle taglie anche regole più stringenti sull'età delle modelle

Questa nuova Carta di Regolamentazione obbligherà i i vari marchi a mettere a disposizione degli indossatori uno psicologo durante l'orario di lavoro.

Le modelle e i modelli di età inferiore ai 16 anni non potranno più partecipare alle passerelle di Moda uomo o donna, ma solo alle sfilate di marchi che si occupano di abbigliamento infantile.

Inoltre i modelli compresi nella fascia di età 16/18 anni non potranno di fatto lavorare in orari tardo serali o notturni e dovranno sempre essere accompagnati da un tutore legale il quale dovrà poi assicurarsi che frequentano la scuola.

François-Henri Pinault, presidente della Kering, ha dichiarato che la creazione della carta e il loro impegno a rispettarne i principi, manifesta ancora una volta l'importanza che per loro ha il benessere degli indossatori e il rispettoper la loro dignità, valori che hanno sempre cercato di perseguire in questi anni.

La loro speranza è quella di vedere l'intero settore della moda seguire il loro esempio.

Il Manifesto contro l'anoressia in Italia esiste da più di 10 anni

In Italia è esattamente da 11 anni che esiste un codice etico per gli indossatori.

Era il 22 dicembre 2006 quando, come ricorda Carlo Capasa, presidente della Camera della Moda Italiana, fu siglato un accordo che vincola i marchi a rispettare certe regole sia nella scelta delle protagoniste delle loro sfilate che nella loro gestione durante il lavoro.

Fu la ministra Giovanna Melandri all'epoca a firmare il Manifesto Nazionale della Moda Italiana contro l'anoressia che di fatto vietava anche di far sfilare le modelle/bambine, cioè minori di 16 anni, nelle passerelle della moda adulta.

Capasa continua sottolineando che è un passo molto importante quello compiuto dai due gruppi internazionali, anche se l'obiettivo sarebbe interamente raggiunto solo se questa nuova carta regolamentasse anche le passerelle negli Stati Uniti e in Inghilterra.