Si è appena conclusa la puntata de Il Segreto del 14 novembre. Va avanti il piano del dottor Guerra, sebbene forse nemmeno lui sappia cosa stia realmente compiendo. Davanti a Tristan ha deciso di sparare, ma contro la sua stessa gamba, infliggendosi dunque un'atroce sofferenza che spera venga ripagata con l'esecuzione del soldato di Puente Viejo.

Ma le cose, purtroppo per Alberto, non andranno esattamente così. Dopo aver sentito lo sparo Emilia e Sebastian si recano nella stanza di Pepa, dove trovano il dottore a terra e Tristan con la pistola in mano.

Arriverà di lì a poco anche Raimundo, il quale incredibilmente tornerà a vedere, anche se solo per un attimo. 

Alberto, che è dottore, si toglie il proiettile dalla gamba, sotto lo sguardo di Emilia e Sebastian. Poi, compiuta l'operazione, scende nel magazzino dove tiene rinchiusa Pepa e la informa sull'accaduto. La ragazza, incredula, inveisce contro quello che è ancora suo marito. Il dottore, dopo un duro confronto con la levatrice, capisce che le sue speranze rimarranno soltanto delle chimere.

Per questo motivo, preso definitivamente dalla follia, decide di compiere un gesto estremo, ovvero uccidere sua moglie. Come? Con un gas letale, che cancellerà definitivamente Pepa, secondo le intenzioni di Alberto, dalla faccia della Terra.

Non tutto però andrà secondo i piani.

Nel frattempo, sempre nella puntata di oggi, abbiamo assistito alla frattura insanabile tra Juan e Soledad. Il giovane Castagneda si confida con i suoi due fratelli, dicendo loro apertamente di essersi forse innamorato della duchessa di Caldas e che sta valutando seriamente la proposta della nobile.

Eloisa infatti ha proposto a Juan di lasciare Puente Viejo per trasferirsi insieme a lei a Madrid.

Per concludere, il capitolo Sebastian. Il figlio di Raimundo da oggi non vivrà più nella tenuta Montenegro, perché cacciato da Donna Francisca, dopo che lo stesso giovane ha firmato una cambiale dove di fatto dichiarava di essere lui il responsabile del furto al conservificio. Il giovane Ulloa andrà a vivere, almeno per qualche giorno, nella casa di Don Anselmo, che lo accoglie a braccia aperte.