Anticipazioni su Il Segreto relative al 12 marzo 2014, mercoledì: nel corso della puntata approfondiremo la conoscenza col misterioso personaggio di Suor Calvario, la quale viene messa alle strette da Don Anselmo, impersonato da Mario Martin, che è deciso a scoprire il vero motivo della sua permanenza in Paese.

Chi c'è dietro di lei? Cosa sta cercando di scoprire con tanta insistenza? Esiste una relazione tra il suo arrivo e i misteriosi attacchi notturni che hanno scosso la pubblica opinione? Suor Calvario ci mostra il suo vero volto di dura, di persona che è abituata a curare i propri interessi senza concedere vantaggi all'avversario.

Altro problema per Don Anselmo - uomo di notevole buon senso - è rappresentato da Juan, che deve convincerlo a concedere il nulla osta per l'apertura del famoso Casinò col quale il ragazzo spera di arricchirsi. La determinazione e il bisogno di fare profitti del giovane si scontra con le resistenze del sacerdote, preoccupato per le conseguenze derivanti da possibili ludopatie con gravi conseguenze per le famiglie di Puente Vjejo.



Ben più gravi i guai di Emilia Ulloa. La fascinosa e stimabile locandiera si vede arrivare in casa a sorpresa Severiano che, dopo essersi reso irreperibile per lungo tempo, vuole vedere riconosciuta la paternità del figlioletto di Emilia stessa. A pagare per tutti rischia di essere a questo punto Alfonso Castaneda, capace di amare la ragazza al punto da accollarsi la paternità di un figlio non suo.

Il confronto verbale tra Fernando Coronado e Alejandro Munoz, attori che impersonano rispettivamente Alfonso e Severiano, risulterà particolarmente duro. Il secondo arriva a minacciare pesantemente Alfonso che però non si lascia intimidire facilmente.



Un'altra ad avere problemi è - tanto per cambiare - Pepa, che viene accusata espressamente dalla monaca di non prendersi cura dello sfortunato disabile di nome Efren, verso il quale, al contrario, Agueda mostra grande attenzione. Noi sappiamo che non è così, ma sembra proprio che il ruolo di Calvario sia quello di personaggio scomodo a prescindere.