L'anno 2014 che sta per salutarci non potrebbe finire meglio di così per Carlo Conti. Un anno passato che l'ha consacrato come personaggio televisivo del momento. Come largamente anticipato, il presentatore fiorentino è stato scelto come conduttore del Festival dei fiori, un'edizione completamente rinnovata che vede giovani e vecchie glorie dare spettacolo sul palco dell'Ariston da martedì 10 febbraio 2015. Se per questa nuova avventura televisiva i tempi non sono ancora maturi, ecco che il simpatico toscano si appresta a debuttare come scrittore con un libro, una specie di ringraziamento nei confronti della moglie che l'ha reso padre per la prima volta del piccolo Matteo.

Un compleanno, quello di Matteo, che verrà celebrato poco prima del suo magico Festival di Sanremo dove ha promesso che farà scintille sebbene ci siano state delle polemiche tra gli esclusi, non avendo preso bene l'esclusione dai giochi. Un anno pieno di gratificazioni professionali e famigliari che sta per concludersi con l'uscita di un libro dove racconta i suoi rapporti con l'adorato figlio avuto da Francesca Vaccaro sposata nel 2012, una specie di elogio alla donna che l'ha reso migliore facendogli apprezzare le gioie della paternità. Inoltre ha ringraziato la giovane moglie di averlo guarito da una malattia, la Dongiovannite che lo faceva conquistare una donna dopo l'altra, trasformandola in aspirazione ad amarne una sola.

Unione che è andata talmente bene da giungere all'altare con lo stesso desiderio di amarsi possibilmente per sempre. Una dichiarazione d'amore che tutte le donne sperano di sentirsi dire almeno una volta: 'al mattino, apro gli occhi e vedo Francesca e sono tanto felice. Le devo tutto'. Su Matteo, il cui compleanno cadrà in prossimità del Festival di Sanremo, ha dichiarato che è arrivato quando lo desideravano entrambi, un bambino di quasi un anno che non apprezza ancora i cartoni animati ma ama la musica che rimbomba tra le mura della sua abitazione fiorentina dove dove Carlo Conti corre tutte le sere per rifugiarsi tra i suoi affetti più cari ormai indispensabili come l'aria che respira.