Se Emilio Fede fosse stato ancora Direttore del Tg4 avrebbe parlato di oscuramento da parte dei comunisti. Scherzi a parte, ieri ha spiazzato tutti il blackout che ha riguardato per circa dieci minuti le reti Mediaset: Rete 4, Canale 5 e Italia Uno, a partire dalle 17.50. Un fatto inedito, più unico che raro come lo hanno definito gli stessi tecnici dell'azienda. Fatto sta che ha spiazzato i milioni di spettatori aficionados ai programmi pomeridiani della ex Fininvest, soprattutto della fortunatissima Pomeriggio Cinque condotta da Barbara D'Urso , dove vengono raccontati i fatti di cronaca e gossip.
E immancabile è stata anche l'ironia su Twitter con hashtag preparati ad hoc per ogni occasione. Ma cosa è successo?
Guasto tecnico
Dopo un'ora dall'accaduto, è stata la stessa Mediaset a lanciare un comunicato stampa, spiegando le motivazioni del blackout. In pratica, era in corso un aggiornamento tecnologico dei canali per potenziarne la trasmissione, ma proprio "in quei pochi minuti si è verificato un contemporaneo guasto tecnico che ha colpito il sistema di riserva". Poi ha sottolineato come si trattasse di "un caso più unico che raro, mai accaduto in precedenza e ovviamente molto difficile da prevedere e scongiurare". Si è scusata infine con i telespettatori. In effetti a Mediaset non è mai accaduto, mentre in tanti ricordiamo quella schermata che ogni tanto compariva sugli schermi della Rai con la fatidica frase: "le trasmissioni riprenderanno al più presto, ci scusiamo per il disagio".
Anche se ormai non capita più da tempo.
L'ironia su Twitter
Come detto, immancabile è stata l'ironia su Twitter, con tanti che hanno scherzato sull'accaduto. Qualcuno ha scritto che Mediaset ha trasmesso l'eclissi con venti giorni di ritardo. La D'Urso stessa a twittato per accertarsi che davvero non si vedesse la trasmissione in mezza Italia e che ha chiamato la madre a Napoli per farselo confermare.
Insomma, accade anche alle reti commerciali più importanti d'Italia. D'altronde le reti digitali sono sottoposte a continui aggiornamenti. E no, non è stato un complotto comunista...