Continuano a giungere interessanti anticipazioni per quanto riguarda la soap opera campione d'ascolti di Canale 5 Il Segreto. Nei prossimi mesi, la serie di Aurora Guerra accantonerà per un po' i personaggi di Maria (Loreto Mauleon) e Martin (Jordi Coll) per mostrarci le vicende di un'altra protagonista molto amata. Stiamo parlando della figlia di Pepa (Megan Montaner) e Tristan (Alex Gadea), la quale verrà incarcerata e poi finirà in manicomio. Neanche a dirlo, le cause di tutte le sue sventure sarà la nonna donna Francisca (Maria Bouzas) che tramite lei vuole vendicarsi della madre, l'odiata levatrice e che per il suo piano userà la cugina acquisita Bernarda.
Aurora finisce in carcere accusata di omicidio
Che cosa c'entra Bernarda in tutto questo? La donna è la moglie di Fulgencio Montenegro e arriverà a Puente Viejo insieme al marito e alla governate Fe. Bernarda è distrutta dalla morte del figlio ma la signora della soap riuscirà a farla riflettere e a superare il suo dramma. Da quel momento, Bernarda cercherà di impossessarsi dell'eredità di donna Francisca in una sorta di doppio gioco. Infatti, anche la madre di Soledad e Tristan coinvolgerà la Jimenez nei suoi diabolici intrighi contro Aurora Castro e Bernarda giocherà un ruolo veramente importante visto che inizierà a drogare la giovane ragazza e cercherà di farla passare per pazza. Infatti, la Castro avrà perfino delle allucinazioni e crederà di vedere sua madre.
Tuttavia, anche Bernarda sarà vittima dei diabolici intrighi della signora del paese. Infatti, morirà durante una tremenda esplosione della sua macchina. Il paese sarà sotto shock visto che si crederà che a bordo della vettura ci sia donna Francisca ma quando quest'ultima apparirà viva e vegeta la verità verrà alla luce. Si scoprirà che Bernarda è morta in un attentato vero e proprio e che, probabilmente, la vittima doveva essere donna Francisca. Le colpe ricadranno su Aurora che verrà sottoposta ad un processo ed accusata di omicidio. La ragazza finirà in carcere e per lei si metterà molto male.
