Sta per arrivare nelle sale cinematografiche italiane l’attesissimo film su Papa Francesco, 'Chiamatemi Francesco. Il Papa della gente'. È questo il titolo dato al film che poi diventerà anche una mini fiction di 4 puntate da 50 minuti ciascuna, che andrà in onda su Canale 5. Il film su Papa Bergoglio sarà trasmesso nelle sale cinematografiche della penisola il 3 dicembre, proprio a ridosso dell’apertura del Giubileo che prenderà il via a Roma l’8 dicembre, giorno dell’immacolata.
Il Film è un prodotto tutto italiano e sarà distribuito in 700 copie.
La regia è stata affidata a Daniele Lucchetti, mentre il film è prodotto dalla Taoduefilm di Pietro Valsecchi e sarà distribuito da Medusa. L’onore e l’onere di recitare la parte del santo padre è toccata all’attore argentino Rodrigo De la Serna, che interpreterà Bergoglio in età giovanile, e al cileno Sergio Hernandez.Il film verrà prodotto in ben 40 paesi. L’anteprima del film sarà proiettata nello Stato Vaticano, all’interno della sala Nervi, il 1 dicembre alla presenza delle più alte autorità dello stato pontificio. Per l’anteprima non è stata confermata la presenza di Papa Francesco, ma i produttori e il regista sperano in un colpo di scena; d’ altronde Papa Bergoglio ci ha abituati a comportamenti che sono andati spesso fuori dagli schemi imposti dai riti della Santa Sede.
Francesco, un papa fuori dagli schemi
Per la prima del film Chiamatemi Francesco si attende una grande risposta da parte della gente, la quale ha dimostrato di amare in maniera incondizionata questo Papa arrivato dall’Argentina. Il film su Bergoglio arriva prestissimo, a poco più di due anni dalla sua elezione: era il 13 Marzo del 2013 quando, dopo le dimissioni di Papa Benedetto XVI, arrivò la fumata bianca che ha cambiato profondamente la Chiesa.
Papa Francesco si è subito contraddistinto per la sua semplicità, per la sua vicinanza alla gente e per le sue decisioni definite da molti quasi estremiste. Proprio per questo motivo Papa Francesco è amato dalle masse, ma ha un' opposizione forte negli ambienti clericali, ambienti più volte accusati da Bergoglio di essere troppo distanti dalle vere esigenze di chi ha davvero bisogno.