Si ritorna su Rai 1 con le fiction nostrane con tematiche sociali e di grosso impatto. Per iI 25esimo anniversario dell’omicidio di Libero Grassi, Rai1 racconta la storia dell’imprenditore siciliano ucciso dalla mafia con “Io Sono Libero“. Si tratta di una docufictionche verrà trasmessa il29 agosto in prima serata, in cui vengono ripercorse le vicende del coraggioso imprenditore che si ribellò al pizzo.I protagonisti sono:Alessio Vassallo, Pietro Chiaramida, Stella Egitto e Alessandra Costanzo.
Trama della fiction sulla storia di Libero Grassi
Ultimi otto mesi della vita di Libero Grassi. Tutto ha inizio dal 10 gennaio 1991, data che coincide con la pubblicazione sul Giornale di Sicilia della lettera al “Caro estorsore”.
L'imprenditore segna così la firma della sua fine: Grassi dichiara pubblicamente che non intende sottomettersi alla logica di coloro che pretendono di avere un guadagno sul suo lavoro, pagando il pizzo.
La storia termina il 29 agosto dello stesso anno, data in cui viene ucciso per il gesto sfacciato e sfrontato che era stato capace di fare, nei confronti dei suoi detrattori. Dopo 25 anni, questa fiction ricorderà al pubblico italiano il coraggio diun cittadino comune, un imprenditore, che è stato capace di ribellarsi e reagire alla mafia.Non è la storia di un uomo di legge, che per la vita che fa rischia di morire da un momento all'altro, ma di un comune cittadino che ha combattuto la mafia per un ideale.
Un simbolo che ha pagato con la vita il suo coraggio
Libero Grassi hapagato per tutti noi che oggi siamo più liberi, liberi non dalla mafia, ma dalla possibilità di denunciare senza paura. Anchelui ha cambiato Palermo, forse l'ha anche un po' migliorata, sconfiggendo una parte dellalogica di potere e di controllo della città, impregnata dalla mentalità mafiosa.
Io sono Libero racconta come lui uscendo dal silenzio e dalla sottomissione abbia pagato con la vita i suoi ideali, ritrovandosi soloe facile bersaglio, e trovando negli altri soloomertà, purtroppo. Racconta il suo dolore, le sue paure e l'isolamento che ha subito per questa sua battaglia.
Questa non è una storia a lieto fine, e per molti lui non è un eroe, ma solo un avventato che oggi sarebbe vivo, se avesse pagato e taciuto, vivo ma non libero, come dice il titolo della fiction.
Per tanti Libero Grassi ha segnato la svoltanella lotta contro la mafia, cheoggi èdiffusa più di ieriin queste forme dimicro-criminalità, che proliferano e fanno ugualmente male, con il loro modo di opprimere gli onesti cittadini, con lo strapotere della prepotenza e della sopraffazione. Per chi vuole essere libero e lavorare onestamente, luiè ancora oggi un simbolo da seguire ed imitare.