Un pezzo di storia lungo 20 anni che se ne va. Lascia, per adesso, il mondo della televisione zelig, il programma comico che ha fatto ridere moltissime generazioni. L'annuncio ufficiale di chiusura è stato dato da Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5 e dai tre autori di Zelig: Gino Vignali, Michele Mozzati e Giancarlo Bozzo.
Quello che è certo è che Zelig vanta moltissimi tentativi d'imitazione (Colorado e Made in Sud, ad esempio) ma resta una trasmissione unica e impossibile da imitare. Gli sketch di Ale e Franz, Raul Cremona, Leonardo Manera, Teresa Mannino, Sconsolata e moltissimi altri comici che hanno fatto la storia del programma sembrano appartenere a un'altra epoca.
I nuovi comici come Antonio Ornano e Maurizio Lastrico sono molto bravi ma del tutto fuori contesto. Riprodurre lo Zelig che tutti abbiamo conosciuto e amato è, probabilmente, una sfida difficile, se non impossibile.
Non è piaciuta molto la nuova coppia di presentatori formata da Christian De Sica e Michelle Hunziker. E d'altronde il capocomico di Zelig è, per tutti, Claudio bisio. La coppia di presentatori di quest'anno non ha funzionato. De Sica è un entertainer mentre la Hunziker una soubrette. Insomma, negli anni scorsi la coppia Bisio-Hunziker funzionava alla grande (così come ha funzionato alla grande la coppia Bisio-Incontrada) ma il duo composto da Michelle e Christian non ha certo brillato.
I 20 anni di Zelig
Per il ventesimo compleanno di Zelig, sono stati invitati a partecipare tutti i comici che hanno fatto la storia del programma comico più amato e seguito d'Italia: Mago Forest, Ale e Franz, Nuzzo e De Biase sono solo alcuni dei big che hanno fatto ritorno.
Forse per Zelig è davvero arrivato il momento dei titoli di coda.
In queste quattro puntate si è avuta l'impressione di ritrovare una cricca di reduci sul palco dove, una volta, si affacciavano e si accalcavano comici grandiosi. Nel corso dello show le risate sono state pochissime e le battute poco originali.
"Zelig Event" è stato quindi un programma per celebrare un passato glorioso ma capace ancor oggi sia di batter cassa sia di "entrare" nella testa degli italiani.