Se i fan temevano, in un primo momento, di non vederlo più dopo la chiusura di Affari tuoi, alla fine hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Flavio Insinna (51 anni) è una presenza immancabile in televisione. Il conduttore televisivo ha cambiato fascia oraria, sistemandosi nella seconda serata di Rai 1 in compagnia di Nino Frassica (66). I due, coadiuvati da Nathalie Guetta, presentano lo show Dopo fiction. Nel programma in questione, vengono commentate le serie tv più seguite dal pubblico. Si ricompone in questo modo, lo storico trio della nota fiction televisiva Don Matteo.
La serie, con protagonista Terence Hill, ha dato molta fortuna ad Insinna, nel ruolo del capitano Flavio Anceschi.
I due si conobbero sul set di Don Matteo
Durante una recente intervista, Flavio Insinna ha dichiarato che lui e Nino Frassica avevano girato insieme la prima scena di Don Matteo nel lontano 1998. "E' nata una bella amicizia -ha detto il mattatore romano- e da allora siamo diventati inseparabili, anche se dal 2006 abbiamo smesso di recitare insieme. Ecco perchè ho accettato subito la proposta da parte di Nino, di condurre Dopo fiction. Per me è come tornare in famiglia". Insinna ha continuato, affermando che il concetto che lui ha della fiction è paragonabile ad una "grande storia d'amore".
I successi più importanti per lui sono stati la conduzione di Affari tuoi e, appunto, Don Matteo.
Curiosità su Flavio Insinna
L'attore e conduttore Flavio Insinna ha detto di essere innamorato della vecchia TV. Quando era un ragazzino, Flavio era solito seguire i vecchi sceneggiati anni '70, come: I racconti di Padre Brown, Sandokan e Le avventure di Pinocchio.
"Se ho scelto questo mestiere -ha affermato il mattatore- è grazie alla meravigliosa Rai degli anni settanta". Dal punto di vista "sentimentale", Flavio stravede per una sola donna: sua madre Rossana, alla quale è molto legato. Sei mesi fa, Insinna stava convolando a nozze, per poi annullare tutto all'ultimo momento. Per aggiornamenti sul mondo della TV e del gossip, cliccate Segui.
