Il Boss delle Cerimonie, da venerdì 24 marzo ricomincia la programmazione su Real Time. L'appuntamento con la trasmissione che ha dato visibilità al Castello La Sonrisa, posto sotto sequestro poco prima della morte di don Antonio, è per le ore 23:05. Ma cosa bisogna attendersi da un programma che non può più fare affidamento sul suo leader incontrastato?

Le novità

La prima puntata de Il Boss delle Cerimonie 5msi aprirà con le immagini della sala reale del castello, adibita per l'occasione a camera mortuaria contenente le spoglie di don Antonio. Uno alla volta i familiari, gli amici e i dipendenti del Boss ne forniranno il loro personale ricordo ma, per mantenere fede allo stile della trasmissione, non mancheranno i sorrisi.

Sì, perché nella puntata introduttiva dello show verrà mandato in onda quello che potremmo definire "il meglio di don Antonio". Qualche esempio? Eccone uno: verrà riproposta la gita a Roma per l'acquisto dell'abito del 18esimo compleanno di Antonio Jr, nipote prediletto del Boss. Inoltre verranno sfoderati tutti i suoi tormentoni, compresi gli auguri di "cento anni di buona salute" ai vari frequentatori del suo Castello.

Il Castello

A proposito del Castello, chi prenderà il comando delle operazioni una volta morto don Antonio? Innanzitutto è bene ricordare che 5 cerimonie sono state registrate dalle telecamere di Real Time prima della morte del Boss. La nuova stagione, però, è composta da 9 episodi: dunque chi prenderà le redini de La Sonrisa?

Qualcuno aveva spinto perché fosse il nipote di Polese, Antonio Jr., che però alla fine della scorsa serie aveva fatto presente di voler continuare gli studi per dedicarsi ad un altro tipo di carriera. Ad impartire la canonica benedizione a quanti festeggeranno le loro ricorrenze alla Sonrisa sarà dunque la figlia del Boss, Imma Polese.

Un'ultima novità? Essendo venuto a mancare il Boss per eccellenza della trasmissione, ecco che dall'anno prossimo il programma cambierà nome trasformandosi ne "Il Castello delle cerimonie": una scelta dovuta, che avrebbe fatto piacere anche a don Antonio.