Un "orco" che l'ha stuprata non una, ma due volte. L'attrice asia argento è nell'occhio del ciclone, dopo aver denunciato lo stupro di Harvey Weinstein, fino a qualche giorno fa uno dei più potenti produttori cinematografici di Hollywood. Adesso l'attrice torna sull'argomento. In un'intervista rilasciata ieri al quotidiano "La Stampa", racconta di essere stata stuprata da Weinstein in due differenti occasioni e nega di avere avuto una relazione. Contro di lei si sono scagliate donne note e tanti anonimi utenti dei social l'accusano di aver denunciato il produttore a scoppio ritardato, con 20 anni di differita.

Ma lei 'rilancia' e sul suo account Twitter ha fatto anche altre rivelazioni.

'Tenevo troppo alla carriera'

Nell'intervista al quotidiano "La Stampa", Asia Argento si dice ferita soprattutto dall'atteggiamento delle donne italiane che, a suo dire, criminalizzano le vittime di violenze sessuali. Sostiene che dopo la pubblicazione dell'inchiesta del "New Yorker" e dopo aver denunciato di essere stata violentata dal produttore americano, voleva tenersi lontana da polemiche e clamori. Ma, dal momento che è stata messa in dubbio la sincerità della sua denuncia, ha preferito tornarne a parlare.

A chi le contesta di essersi decisa a rivelare la violenza subita tardi e dopo aver avuto continuato a intrattenere rapporti col produttore nei successivi 5 anni, replica che anche altre attrici hanno parlato solo ora. Nel suo caso, ha giocato la paura di non essere creduta, di essere trattata "come una prostituta, come sta succedendo ora in Italia".

All'epoca dei fatti, nel 1997, aveva 21 anni e teneva molto alla carriera: "Non volevo niente da Weinstein, ma non volevo nemmeno che mi distruggesse". Lo descrive come un predatore seriale che ha abusato di centinaia di donne. Se lo scandalo non è scoppiato prima, sarebbe stato perché riusciva ad insabbiare tutto. "C'era un'omertà assoluta su quest'uomo", dice Asia.

Asia Argento, gi altri episodi di violenza sessuale

Preso il via, ora l'attrice non smette più di raccontare o di alludere ad episodi analoghi. Sul suo account Twitter, riferisce di un regista attore di cui non fa il nome che a 16 anni nella roulotte mostrò le sue parti intime mentre parlavano di un personaggio.

Via tweet riferisce anche di un terzo caso di violenza, sempre senza fare nomi, quando aveva 26 anni e un regista statunitense con il complesso di Napoleone, le diede la droga dello stupro e la violentò.

Parole choc che smentiscono le sue dichiarazioni

Come se non bastassero gli attacchi di tanti utenti in Rete che si sono scagliati contro l'attrice ritenendo che uno stupro sia una cosa ben diversa da un rapporto sessuale consenziente per ragioni di carriera, a sorpresa Vittorio Sgarbi lancia una "bomba" sostenendo che il cantante Morgan, ex compagno di Asia Argento, gli ha rivelato che lei avrebbe avuto rapporti di lungo periodo con Weinstein e di non essersene mai lamentata, anzi di sembrare contenta quando Weinstein prendeva l'aereo privato e arrivava a Roma per incontrarla.

Il produttore espulso dalla Accademy degli Oscar

Questo è il più grande scandalo sessuale nel mondo del cinema. Licenziato in tronco, lasciato dalla moglie e ripudiato dal fratello, il produttore di film quali “Pulp Fiction” e “Shakespeare in love”, in esilio in una clinica, è stato espulso dalla 'Mecca' del cinema, l'Accademy Awords, l'istituzione americana che assegna gli Oscar. L'inchiesta, prima del "New York Times" e poi del "New Yorker", ha aperto il vaso di Pandora: da Angelina Jolie a Gwyneth Paltrow, tante attrici e dipendenti lo accusano di molestie. Cinque donne, tra cui Asia Argento, sarebbero state addirittura stuprate. E ora, dal cinema alla politica, tutti prendono le distanze da lui.