Peluche e pupazzi erano stati il suo 'biglietto da visita' in passato: il predatore seriale li portava sempre con sé all'uscita delle scuole per adescare bambine e ragazzine. Ma l'11 settembre scorso, quando ha provato a violentare una bimba cinese di 6 anni nella Chinatowon di Milano, il pedofilo è stato più sbrigativo: l'ha trascinata nell'androne di un palazzo. Sergio Marziano, 42 enne di monza, ex operaio di una ditta di spurghi e vecchia conoscenza della Squadra mobile di Milano, è stato arrestato ieri dopo che la Questura, d'intesa con la Procura, aveva diffuso le immagini riprese da telecamere di sorveglianza di via Sarpi a Milano.

Lo hanno fissato in fuga dopo la tentata violenza.

L'arresto

Decisiva per la cattura, è stata una segnalazione. Marziano è stato preso a Monza, non lontano dalla sua abitazione. Per camuffarsi, aveva provato a far crescere la barba. Nella sua abitazione, piccola e modesta ma caratterizzata da un ordine rivelatore di una maniacalità ossessiva, gli inquirenti hanno trovato la prova schiacciante: gli abiti che indossava al momento dell'aggressione alla bimba cinese di 6 anni, compresi i pantaloni che aveva già sbottonato quando lei ha urlato e l'ha messo in fuga. Oggi il pm inoltrerà al gip la convalida del fermo e della misura cautelare in carcere per atti sessuali su una bambina, circostanza aggravata dal fatto che la vittima abbia meno di 10 anni e che c'è la recidiva specifica e reiterata.

Due pedofili in azione a Milano

La 'carriera' di Sergio Marziano da predatore seriale, come lo sono tutti i pedofili, ha delle significative analogie con quella del "maniaco dell'ascensore", Edgar Bianchi, 40 anni, arrestato giorni fa. Marziano era già stato arrestato il 6 agosto del 2012 dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, per tentata prostituzione minorile, atti osceni e corruzione di minorenni.

Erano stati accertati sei casi su ragazzine dai 12 ai 14 anni. Poi nel 2013, dopo essere stato condannato a 4 anni e 3 mesi di reclusione, ha seguito un percorso psicoterapeutico con alcuni esperti e, nel gennaio 2016, è uscito dal carcere. Anche Bianchi, dopo aver terrorizzato tra il 2004 e il 2006 Genova con 20 stupri di ragazzine, condannato a 8 anni, in carcere ha avuto una rieducazione terapeutica, e il suo pareva essere un "brillante esempio" di riabilitazione riuscita.

Ma, tornato libero nel 2014, Bianchi lo scorso 28 settembre ha violentato una 13 enne a Milano. Anche Marziano uscito dal carcere nel 2016, è tornato in azione negli stessi giorni sempre a Milano.

'Fallimenti' terapeutici: la storia di un criminale deviato

A quanto pare gli anni di carcere, così come i trattamenti psicoterapeutici, sono stati fallimentari per entrambi. Bianchi ora chiede d'essere "curato". Marziano, dal canto suo, ha solo cambiato modalità operativa. Se prima dell'arresto del 2012, girava in auto con peluche e tendine con disegni di cartoni animati per attirare le vittime, nell'ultimo episodio ha tentato all'istante di attaccare la bambina di 6 anni. Bianchi invece ha continuato la sua modalità che gli è valsa il titolo di "maniaco dell'ascensore": ha aggredito la sua ultima vittime nell'androne di un palazzo dopo averla seguita.

Secondo le indagini della polizia, Marziano ha iniziato ad adescare bambine e ragazzine nel 2008 appostandosi all'uscita delle scuole. Avvicinava le piccole vittime facendo finta di chiedere informazioni, o cercando di attrarle con i pupazzetti nell'auto. Se salivano a bordo, cercava di adularle fino a chiedere un rapporto. Di solito le ragazzine fuggivano e lo stesso faceva lui. A volte offriva soldi per una prestazione. Ora è tornato in carcere.