Ieri sera è andata in onda su Rai Due la terza puntata del docu-reality le spose di costantino, nato da un’idea di Costantino della Gherardesca e prodotto in collaborazione con Magnolia.

Il concept del programma ricorda a tratti il format “Cambio moglie”, nonostante nella trasmissione televisiva di Costantino siano entrambi i coniugi, Della Gherardesca stesso e la sua sposa, a girare il mondo e vestire i panni di coppie locali provenienti da estrazioni sociali diverse.

Oltre a Elisabetta Canalis e Paola Ferrari, partner di Costantino rispettivamente in Jamaica e in Ghana, l’ospite della serata a fianco del conduttore è stata Eleonora Giorgi alla scoperta della Georgia.

La puntata

Dalla prima sequenza lungo le rocce scavate della città di Vardzia, i due novelli sposi si trovano prima tramutati in una famiglia che produce formaggio e pane kachapuri nella zona di Akhaltsikhe e poi calati nel contesto urbano di Tbilisi, la capitale della Georgia. Qui si sostituiscono a una coppia di imprenditori vinicoli e successivamente ai giovani coniugi Victoria e Giorgi, lei a capo di un ristorante e lui direttore di un centro culturale per giovani artisti – tre realtà familiari differenti, da cui Eleonora e Costantino traggono il segreto delle loro felici unioni.

Al termine della puntata spetta alla sposa decidere se confermare o meno le promesse matrimoniali e, come di consueto, Costantino viene lasciato sull’altare: esito scontato che ci riconduce al punto di partenza e consente al conduttore di intraprendere un’altra esperienza matrimoniale con una nuova sposa (la prossima sarà appunto Valeria Marini in Uganda).

Il tono del programma

Il programma presenta l’humor a tratti impopolare e televisivamente scorretto di Della Gherardesca, come ad esempio quando definisce i bambini “noiosi” e “bisognosi”. Tuttavia, nel corso della serata, viene lasciato spazio ad alcune riflessioni di carattere storico ed è forse il momento più toccante dell’intera puntata, in cui Eleonora con voce rotta ricorda la testimonianza di sua nonna, che ha vissuto in Ungheria durante il regime stalinista.

Gli ascolti

Il programma, trasmesso in prime time, ha portato a casa un disastroso 2.7% di share con 690mila spettatori sintonizzati. Questo risultato così deludente, che si protrae dalla prima messa in onda, è determinato forse dall’eccessiva caratterizzazione del programma sulla figura di Costantino, che sembra non riuscire a cogliere il gusto di tutti gli italiani. Inoltre “Le spose di Costantino”, essendo fortemente character driven, mal si presta ad essere tolto dalle mani del conduttore nostrano ed adattato alla sensibilità di un pubblico straniero.