Ieri, in prima serata su Rai 3, è andata in onda la seconda puntata di “A raccontare comincia tu”, che vede come padrona di casa la cantante e presentatrice Raffaella Carrà. Ospite per questa puntata è stata l’attrice di fama mondiale Sophia Loren, che nel corso della sua formidabile carriera ha ottenuto due Oscar (miglior attrice ne “La Ciociara” e uno alla carriera nel 1991) e altri prestigiosi premi internazionali.

'A raccontare comincia tu': nella puntata di ieri sera Sophia Loren si racconta

Le parole principi di questa puntata sono state “combattere” e “afferrare”, ovvero ciò che affiora dal dialogo tra Raffaella e Sophia è il racconto di una donna dalla grande aspirazione professionale prima e dalla completa realizzazione personale poi.

Questo viaggio nella vita pubblica e privata del personaggio si realizza attraverso la concezione di Cinema e di lavoro in questo settore da parte dell’attrice, come ad esempio nel primo caso la potenzialità del cinema di introdurre lo spettatore in una dimensione da sogno e di offrire la possibilità allo stesso di poterne godere per il tempo della durata del film. A ciò si aggiunge una carrellata di attori incontrati nel corso della sua carriera: da Cary Grant, passando attraverso Marlon Brando, Charlie Chaplin ed infine Marcello Mastroianni. Con quest’ultimo, Sophia ha girato la bellezza di dodici film da “La fortuna di essere donna” (film diretto da Alessandro Blasetti) fino a “Una giornata particolare” (film girato nel 1977 da Ettore Scola).

Questo appuntamento di “A raccontare comincia tu” offre indirettamente una lettura della situazione odierna: in un periodo di denunce pubbliche delle attrici per presunte richieste di favori sessuali da parte di registi, Sophia si sofferma più volte sulla capacità di saper attendere il proprio momento e sul rimanere fedeli a se stessi: ingredienti fondamentali per poter emergere attraverso soltanto il proprio merito.

Sophia, difatti, non ha mai approfittato del legame con il produttore cinematografico Carlo Ponti, suo marito dal 1966 fino all’anno della scomparsa dello stesso.

Il format e il linguaggio di “A raccontare comincia tu”

“A raccontare comincia tu” è l’adattamento italiano del format “Mi casa es la tuya”, in onda su TeleCinco in Spagna, ed è prodotto in Italia da Rai 3 in collaborazione con Ballandi Arts.

“A raccontare comincia tu” è un programma di Raffaella Carrà, Sergio Iapino e Mario Paloschi.

Le puntate finora andate in onda (la prima con ospite Fiorello) presentano una grande costante: alla memoria personale dell’ospite di turno si unisce quella della conduttrice. Entrambe si trasformano poi per il telespettatore in una memoria condivisa (molti di noi, infatti, ricordano i momenti citati nel corso delle puntate). Ad esempio, ieri sera, Sophia e Raffaella hanno ricordato il comico toscano Roberto Benigni: la prima con la consegna dell’Oscar per il film “La vita è bella” nel 1999 e, la seconda, con l’indimenticabile sketch a “Fantastico 12” (Benigni che si lancia sulla Carrà per alzarle il vestito nell’intento di scoprire cosa ci sia sotto).

Il linguaggio utilizzato è quindi colloquiale e non afferma i suoi significati attraverso la nostalgia.

Per concludere, il programma non scade mai in un banale botta e risposta da intervista, bensì si costruisce attraverso un dialogo fatto da due punti di vista che crea un’inedita sintonia tra padrone di casa e ospite.