Massimo Giletti, reduce del successo delle puntate finora andate in onda di Non è l'arena su La7, dopo la cancellazione della sua storica trasmissione L'Arena in onda ogni domenica su Rai 1 dal lontano 2004 fino alla scorsa stagione, non ha smesso di sorridere e fare ottimi ascolti, ma soprattutto quello che gli piace più fare e che la tv pubblica gli ha impedito, ossia proporre inchieste contro i politici indagati e condannati e l'attualità in generale.

Nonostante non sia più sulla rete ammiraglia, ma su un canale di molta meno importanza, Giletti sta facendo ascolti molto buoni andando ben oltre l'obiettivo di rete.

Più di un milione di telespettatori per uno share oscillante tra il 6 ed il 7 percento è il risultato delle ultime puntate del programma di attualità e politica condotto dall'ex conduttore de I Fatti Vostri. E' un momento di grande goduria per Massimo Giletti che, nella felicità, si lascia andare a degli attacchi verso chi non può vantare il buon risultato delle sue trasmissioni.

Massimo Giletti attacca Cristina Parodi

E' un Massimo Giletti felice e contento, ma anche pieno di goduria, quello intervistato da La Stampa. Il conduttore torinese ha lanciato una frecciatina contro Cristina Parodi, presentatrice della nuova Domenica in che va in onda alla stessa ora in cui trasmetteva L'Arena fino a qualche mese fa.

Un'Arena che, per decisione del dg Rai Mario Orfeo, non esiste più nonostante gli ascolti molto più alti rispetto al programma di Cristina Parodi che, ogni domenica, viene battuta nettamente da Domenica Live di Barbara D'Urso in onda su Canale 5.

Ecco le parole di Giletti al quotidiano: "Adesso sarei curioso di sapere a quanto vendono la pubblicità che sta dentro Domenica in, che fa l’11 per cento.

Comunque, a questo punto del mio percorso professionale ritengo un bene inalienabile quello di lavorare in libertà. A La7 godo di rispetto e libertà assoluti. Questo per me è un grande traguardo, più importante dei numeri".E' un Massimo Giletti che, dunque, si è preso la sua rivincita dopo che ha abbandonato la Rai che gli ha impedito di svolgere la sua attività di giornalista di inchiesta, ma che voleva si desse solamente al varietà, un genere che comunque il conduttore ha dimostrato di saper svolgere alla grande.

Vedasi gli speciali fatti su Zucchero e Mogol andati in onda entrambi su Rai 1 nella stagione 2016/2017. Un'offerta, che il presentatore non ha voluto accettare preferendo la "libertà" anche al costo di andare in un canale di minor importanza quale è La7.