Sabrina Misseri e Cosima Serrano, attualmente detenute presso il carcere di Taranto per l'omicidio di Sarah Scazzi, parleranno per la prima volta in pubblico dopo la loro condanna all'ergastolo.

Ad occuparsi di questa vicenda, con lo stile impeccabile che la contraddistingue, sarà la nota giornalista e presentatrice Franca Leosini, da anni conduttrice del programma storie maledette in onda su Rai Tre. La Leosini, in questo fortunato format, va alla ricerca dei casi di Cronaca Nera più efferati e, con la sua puntigliosità, intervista, direttamente dai luoghi di detenzione, le persone accusate dei più atroci delitti.

Alcuni di loro continuano a professarsi innocenti anche dopo le condanne definitive, altri invece, scendendo nelle zone più oscure del loro animo, finiscono per raccontare le vicende dal loro punto di vista, ammettendo le loro colpe e parlando di come si possa convivere con il rimorso dopo aver compiuto un omicidio.

Storie Maledette

Quest'anno le prime due puntate del programma, in onda domenica 11 e domenica 18 marzo su Rai Tre in prima serata, saranno dedicate ad una doppia intervista a Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia, accusate di aver ucciso, strangolandola, rispettivamente la nipote e la cugina, Sarah Scazzi, di soli 15 anni.

La vicenda, ricordata anche come l'omicidio di Avetrana, è entrata prepotentemente nelle case degli italiani, sia per la sua efferatezza che per le sue dinamiche.

Sarah uscì di casa il 25 agosto del 2010 e non vi fece più ritorno. Doveva andare al mare proprio con la cugina più grande, Sabrina, e altre amiche. Il suo corpo venne ritrovato mesi dopo in un pozzo, dopo la segnalazione di Michele Misseri, marito di Cosima, che denunciò alla polizia il ritrovamento della sim card del telefono della giovane nipote.

Zio Michele in un primo momento si auto-accusò dell'omicidio, salvo poi cambiare idea e dare la colpa alla figlia Sabrina dichiarando che lui aveva solo "fatto sparire il corpo" ma che la vera responsabile della morte di Sarah era proprio sua figlia.

Sabrina e Cosima si proclamano ancora oggi innocenti

L'atteggiamento di Sabrina, che si dichiara ancora oggi innocente, creò un forte sdegno pubblico: la ragazza, infatti, prima del ritrovamento del corpo della cugina 15enne, aveva rilasciato molte interviste a varie televisioni e giornali, recitando sempre la parte di una persona preoccupata e angosciata per la scomparsa della sua parente.

Le telecamere di Rai Tre sono già entrate nel carcere di Taranto, dove hanno effettuato le riprese delle prime due puntate di Storie Maledette. Mamma e figlia, intervistate contemporaneamente, fino ad ora hanno sempre negato qualsiasi loro coinvolgimento nell'omicidio di Sarah Scazzi, nonostante l'opinione pubblica, ancora prima della chiusura dei processi, le abbia sempre per lo più additate come spietate assassine. Vedremo se la Leosini, con il suo stile noir e la sua perspicacia, riuscirà a fare ulteriore chiarezza in questa triste vicenda.