Il matrimonio più atteso dell’anno, quello tra il principe Harry e Meghan Markle, si è svolto all’interno della cappella di St. George nel castello di Windsor. Le nozze reali inglesi hanno calamitato l’attenzione di un milione o centinaia di milioni di spettatori, dislocati sull’intero globo, grazie alla messa in onda delle maggiori emittenti televisive (italiane e straniere).

In Italia, è stato possibile seguire la diretta su Rai 1, Canale 5 e Real Time: da una visione più istituzionale a una funzione di commento all’evento.

Gli eventi di tale importanza sono generalmente trasmessi in diretta e in contemporanea su più canali, intromettendosi nella routine della programmazione (e limitando le interruzioni pubblicitarie).

La tv interviene sull’evento organizzato dall’istituzione extramediale (il regno britannico) utilizzando un certo linguaggio (a seconda dell’identità del canale, ad esempio più “solenne” se si tratta di Rai 1, tv di Stato), sostenendo la portata dell’avvenimento e costruendo un insieme di valori affettivi. In ogni caso, lo spettatore da casa gode di una posizione privilegiata.

La diretta di Rai 1

In questo caso, durante il collegamento a partire dalle 12:20 all’interno dello speciale Tg1, abbiamo assistito alla messa in onda di un evento mediale (dall’inglese “media event”) ovvero di un fatto giudicato importante o memorabile. Con questo concetto si definisce un particolare sottogenere dell’area informativa che volge l’interesse su un avvenimento irripetibile, che opera sul senso di appartenenza ad una comunità e dona la percezione di un cambiamento a livello sociale, storico o politico (ad esempio i viaggi di Papa Wojtyla in Polonia, lo sbarco sulla Luna, il funerale di Diana Spencer etc.)

L’emissione televisiva, dunque, rientra nell’attività giornalistica del framing, ossia l’inquadramento interpretativo del fatto: i professionisti dell’informazione ordinano tali avvenimenti e vi conferiscono un significato.

Esemplificando, la camminata in solitaria di Meghan è simbolo di indipendenza; il sermone appassionato del vescovo afro-americano Michael Bruce Curry con la sua forte gestualità, insieme al coro gospel che ha intonato “Stand by me”, sono state le prime avvisaglie di una cerimonia all’insegna del multiculturalismo, non dimenticando però le proprie radici (e connubio con il passato) con la lettura della sorella di Diana Spencer.

'Royal Time' di Real Time

Real Time, canale 31 del digitale terrestre, ha mandato in onda un vero e proprio talk show con la conduzione di Katia Follesa e la presenza in studio di alcuni ospiti: il wedding planner Enzo Miccio, l’influencer e conduttrice televisiva Giulia Valentina, il giornalista del settimanale “Gente” Francesco Vicario ed infine la discografica Mara Maionchi.

In questo caso l’evento non è più un fatto, ma un argomento di una chiacchierata informale all’interno di un salotto televisivo: ad esempio, il commento all’arrivo degli invitati e gli abiti indossati, il ricorso al Gossip, richiamando gli scandali di Meghan e i tentativi da parte della sua famiglia di speculare sul matrimonio (senz’altro l’appartenenza della sposa al mondo dello spettacolo ha accentuato l’aspetto glamour dell’evento).

Il programma inoltre appare come un prolungamento della normale programmazione di Real Time, restituendo al pubblico gli stessi significati o simboli creati dalla rete (ad esempio con il contributo video di Donna Imma Polese e il marito Matteo dal Castello delle Cerimonie).

Qui, dalla partecipazione a distanza dell’evento mediale si passa alla condivisione sulle piattaforme digitali dei cinguettii (con l’#royaltime) con tanto di split screen (schermo diviso) tra studio-cerimonia-tweet.

Collaborazione tra Tg5 e 'Verissimo' di Mediaset

Quest’ultimo esempio si colloca perfettamente al centro rispetto ai casi precedenti, la diretta di Canale 5 sembra far prevalere gli elementi che caratterizzano il genere a cui appartiene “Verissimo”, in onda ogni sabato alle 16:00. Il programma, con la conduzione di Silvia Toffanin, si situa all’interno dell’infotainment, un genere televisivo al confine tra informazione e intrattenimento: in questa occasione non manca difatti di fornire l’informazione tradizionale come accade nei telegiornali, in aggiunta a curiosità e retroscena da copertina (contributo video che mostra il matrimonio in scena di Meghan nella serie televisiva “Suits”).