Le “ospitate” di Cottarelli da Fazio tornano al centro del dibattito politico, dopo la risposta della tv di Stato a un’interrogazione parlamentare firmata Gasparri che chiedeva conto alla RAI dei compensi corrisposti all’economista per la partecipazione al programma “Che tempo che fa” sulla prima rete pubblica. Ammonta a 6500 euro, secondo quanto appurato dal senatore di Forza Italia promotore dell’iniziativa di controllo nei confronti dell’azienda di Viale Mazzini, il “gettone di presenza” incassato ogni domenica dall’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica da lui presieduto.
L'economista era già al centro di polemiche per i continui attacchi al governo portati avanti dalla speciale tribuna televisiva da parte di colui che, secondo un progetto poi ritirato dal Capo dello Stato, avrebbe dovuto rimpiazzare Conte a Palazzo Chigi.
Cottarelli da Fazio, polemiche sui compensi 'record' in RAI
Una cifra, quella accordata dalla radiotelevisione italiana attraverso la società “Officina” che risponde per metà delle quote all’azionista di riferimento Fabio Fazio, all’opinionista esperto di finanza, giudicata eccessiva da esponenti dell’attuale maggioranza e dai quotidiani (“La Verità, “Libero” e “Il Giornale”) arrivati per primi a dare la notizia dei guadagni di “Mr Forbici” in tv.
Lo stesso contratto di servizio prevede tra l’altro tre deroghe piuttosto “generose” ai diritti di esclusiva sugli interventi televisivi dell’illustre ospite, al quale è consentito di partecipare ad altri programmi come i talk show serali che si svolgono in giorni diversi dalla domenica e dal lunedì, nonché ai tg del servizio pubblico.
Cottarelli a Che Tempo che fa, l'ospite di Fazio sotto accusa
Secondo quanto precisato dai responsabili della trasmissione, i soldi non vengono percepiti dall’autorevole ospite di “Che tempo che fa” ma finiscono nelle casse dell’Università Cattolica, all’interno della quale Carlo Cottarelli dirige l’importante “Osservatorio sui conti pubblici”, per finanziare le borse di studio.
Feroci le critiche dell’editorialista del giornale nazionale “La Verità” Mario Giordano nei confronti dell’ideatore della politica di “spending review” oggi protagonista di lezioni di economia in prima serata davanti alle telecamere: “Uno che prende un assegno di più di 18.000 € al mese da quando aveva 59 anni come pensionato del FMI e poi fa sborsare alla RAI 6500 euro ogni mezz’ora ha diritto a insegnarci come si fanno i sacrifici?”.