Quando Netflix a gennaio di quest’anno ha rilasciato nella sua piattaforma streaming una nuova serie made in UK uscita quasi in sordina e con attori poco conosciuti nessuno si sarebbe aspettato il successo che da là a poco si sarebbe creato.

Stiamo parlando di The End Of The F***ing World che ha come protagonisti due adolescenti di 17 anni (Alex e Jessica) con alle spalle gravi problemi familiari e di comportamento che un giorno prendono la decisione di scappare dalla loro famiglia e della loro città con una macchina rubata al padre di Alex. L’intento iniziale del ragazzo, che si definisce ‘psicopatico’ proprio nella prima frase del pilot è quella di uccidere la ragazza.

Lei invece, ribelle e decisamente lunatica, è indecisa se innamorarsi di lui.

'Mi chiamo James, ho 17 anni e credo proprio di essere uno psicopatico'

Ma non dovete pensare che sia la solita storia di amore e tragedia vista e rivista in tv o al cinema. È invece una bellissima storia di insurrezione nei confronti della propria vita monotona, di riscatto. È una storia scritta in modo pungente ed originale che cerca di adattare il concept originale della graphic novel del 2011 di Charles Forsman da cui è tratto, in una narrazione che vuole distanziarsi dal buonismo e al tempo stesso non cadere nella eccessiva glorificazione della violenza già presente in maniera forse esagerata in altre Serie TV.

Nessuno poteva immaginare che una storia nata come serie tv di formazione per adolescenti potesse invece diventare in breve tempo una delle serie tv di riferimento non solo per i cosiddetti young adults ma di un'audience ben più ampia anche grazie alla sceneggiatura scritta sapientemente e nel modo più originale possibile riuscendo a dare a vicende tragiche e violente un effetto sicuramente dark utilizzando però la comicità per alleggerire i suoi contenuti.

È forse per l’insolito stile di scrittura della serie britannica così unico e particolare che gli 8 episodi da meno di un’ora (la serie si riesce a vedere in meno di tre ore) sono riusciti a trovare un forte eco tra gli spettatori creando un fortissimo hype, anche per il suo finale aperto, per quella che sarà la seconda stagione.

Punto di forza della serie è stata senza alcun dubbio la sua giovane autrice inglese Charlie Covell che è riuscita ad impressionare positivamente Netflix.

Infatti stando a Variety, il colosso dell’entertainment avrebbe incaricato Charlie Covell di scrivere e produrre una nuova serie tv di produzione originale Netflix: KAOS

Al momento non ci sono notizie per quanto riguarda la data di pubblicazione e nemmeno per il cast della nuova serie appena ordinata da Netflix ma sappiamo che la logline per adesso presentata si svilupperebbe attorno alla rivisitazione in chiave dark-comica delle leggende greche in cui potremo esplorare “i temi della politica di genere, del potere e della vita negli inferi”.

Sappiamo anche che si produrranno 10 episodi da meno di un’ora, un classico format che ormai contraddistingue Netflix a cui siamo già tutti affezionati e che ai più consente anche di poter fare il nostro amato e necessario binge-watching.

Siamo pronti ad aggiungere un’altra serie tv nella nostra già chilometrica lista?

L’utilizzo della mitologia greca è già di per se accattivante e come sappiamo già stata utilizzata in ottimo modo nel passato, per questo Netflix dovrà puntare sulle tematiche degli antichi Dei della Grecia ritrovabili però nella nostra società; vedere gli Dei destreggiarsi fra lotte di potere, xenofobia come nel caso di Medea personaggio ricordato soprattutto per l’uccisione dei suoi figli per vendicarsi nei confronti di un amore tradito, sicuramente alzerà la posta in gioco.

Ci domandiamo in quali chiavi di lettura vedremo raccontate queste leggende: saranno delle antiche leggende con Dei che assomigliano sempre più a personaggi moderni a noi riconoscibili? O avranno uno stampo più classico e fedele alla tradizione della mitologia greca?

Certamente la lunga tradizione di personaggi dei miti greci ci permetterà di avere una vastissima rappresentazione delle dinamiche del potere e del ruolo dominate maschile.

La rappresentazione purtroppo sottomessa della donna è una degli aspetti meno gradevoli della mitologia ma probabilmente sarà un tema sovvertibile e anzi potrebbe essere un’occasione per dare voce alle donne dell’epoca.

I fan di The End Of The F***ing World saranno i primi a seguire la Covell in questa nuova avventura

Per chi invece non conosceva l’autrice e il suo lavoro sarà sicuramente il perfetto preludio per conoscere la sua mente autentica che comprende il suo brillante black humor e uno stile unico.

Seguiremo senz’altro lo sviluppo di questa già accattivante serie con curiosità. Se siete amanti di leggende ed eroi, se siete amanti delle atmosfere dark o anche semplicemente curiosi segnatevi nelle vostre liste Kaos perché si prospetta ad essere un prodotto innovativo e di qualità.