Lunedì 22 ottobre, in prima serata Tv su Rai 3, prende il via una nuova stagione di Report, il programma d'inchieste condotto da Sigfrido Ranucci. Quest'anno la linea editoriale della trasmissione toccherà argomenti quali la malasanità, la criminalità, il crollo del Ponte Morandi a Genova e altre tematiche d'interesse sociale. Nella serata di lunedì 22 ottobre, subito dopo Report, il palinsesto di Rai 3 prevede anche la messa in onda della prima puntata di Prima dell'alba, il programma in cui il giornalista e conduttore Salvo Sottile racconta le esistenze di chi vive di notte.

La prima puntata della nuova stagione di Report

Già da alcune settimane si vocifera che la prima puntata della nuova stagione di Report, in onda su Rai 3, nella prima serata di lunedì 22 ottobre, farà molto discutere.

In particolare, la puntata si aprirà con un reportage sulla morte di Raffaello Bucci, ultra e collaboratore della Juventus, e proseguirà parlando delle possibili infiltrazioni della 'Ndrangheta nella tifoseria organizzata bianconera. In merito a entrambi i temi, nel corso della serata il programma rivelerà anche il contenuto di intercettazioni tra manager e collaboratori della Vecchia Signora.

Intervistato dal quotidiano "Il Romanista", il conduttore Sigfrido Ranucci ha detto che "non ci sono dirigenti juventini indagati, sebbene emerga un contatto tra i dirigenti bianconeri e i Dominello, famiglia accusata di avere legami con la ‘ndrangheta”.

La morte di Bucci: fu davvero suicidio?

La morte di Raffaello Bucci, ex ultras assunto dalla società bianconera come collaboratore, è stata considerata un suicidio, ma sulla scomparsa dell'uomo ci sono ancora tanti lati oscuri da chiarire.

Riguardo alla dinamica dell'accaduto, Bucci morì il 7 luglio 2016 cadendo da un viadotto sito in località Fossano.

Alcune ore prima, l'uomo era stato ascoltato in procura, in qualità di persona informata sui fatti, sull’ingerenza della criminalità nel mondo del calcio, nell'ambito dell'inchiesta "Alto Piemonte". Nonostante la sua morte possa essere sembrata un suicidio, c'è pero da considerare che il collaboratore juventino non aveva mai manifestato a parenti e ad amici l'intenzione di togliersi la vita.

La vicenda appare poco chiara anche alla luce della restituzione alla famiglia di un portafogli e di un rosario appartenenti all'uomo. Questi oggetti, difatti, non erano presenti nella zona del viadotto, ma sono stati rinvenuti poco dopo dentro alla vettura di Bucci da Alessandro D’Angelo, manager della sicurezza.