Anche il 2018 si chiude con il canto del "Te Deum" in tutte le Chiese del mondo. Papa Francesco intonerà il tradizionale inno di ringraziamento, a conclusione dell'anno civile, il 31 dicembre alle ore 17 nella Basilica di San Pietro. La celebrazione, sarà trasmessa in diretta TV su Telepace a partire dalle ore 16,55. Il Papa ringrazierà Dio per i benefici ricevuti in quest'anno civile e implorerà aiuto per il nuovo anno.
La Messa di Capodanno in Vaticano
Il Pontefice presiederà, inoltre, il rito dei Primi Vespri Solenni per la "Solennità di Maria Santissima Madre di Dio" che, nel rito romano, ricorre il 1 gennaio di ogni anno.
La Messa del Papa, alle ore 10, nella Basilica Vaticana, in questa festa antichissima che, come si specifica nel Martirologio Romano, si celebra "nell'ottava del Natale del Signore e nel giorno della sua circoncisione". I cristiani, in questo giorno, ricordano un dogma definito nel Concilio di Efeso del 431: Maria è vera Madre di Cristo, che è vero Figlio di Dio. Anche questa celebrazione sarà trasmessa in diretta Tv su Telepace.
Il messaggio per la Giornata Mondiale della Pace
Dal 1968, il 1 gennaio, viene anche celebrata la Giornata Mondiale della Pace. Come consuetudine, il pontefice, si rivolge ai capi delle nazioni e al mondo intero con un messaggio, diffuso in anticipo, contenente un invito alla pace.
Quest'anno destinatari dell'appello del Papa sono i politici. Dunque, la "politica" se intesa come "servizio alla collettività umana" viene identificata come strumento di pace. Altrimenti, questa può diventare "strumento di oppressione, di emarginazione e persino di distruzione". L'esortazione del Papa è rivolta a "quanti hanno dunque il mandato di servire il proprio Paese, di proteggere quanti vi abitano e di lavorare per porre le condizioni di un avvenire degno e giusto".
Parole forti, quelle di Bergoglio, contro una serie di "vizi" della politica e di cui stila un elenco.Tra questi compaiono il "razzismo" e il "disprezzo di coloro che sono stati costretti all'esilio". Un'attenzione particolare sembra rivolta, infatti, alla dibattuta problematica dei migranti.
Secondo Francesco, sono inaccettabili tutte quelle argomentazioni politiche nelle quali i "migranti" divengono capro espiatorio dei problemi della società.
Tutti possono contribuire e possono essere protagonisti nell'edificazione "della casa comune". Il vero invito del Papa, si evince dal messaggio, è alla "fiducia" incondizionata, a non chiudersi nella paura o nella diffidenza nei confronti di ciò che è diverso da noi.