Stanno destando scalpore le accuse di molestie giunte in rete, nelle ultime ore, ai danni di Justin Bieber. La popstar canadese è al centro dell'attenzione mediatica per via di due post condivisi con il web su Twitter da due ragazze. La prima ha sottolineato di aver voluto denunciare le molestie subite dal cantante in quanto incoraggiata dalle accuse di molestie lanciate da una 17enne all'attore americano Ansel Holby Elgort. Alle sue accuse social hanno poi fatto seguito quelle di un'altra donna.

Le accuse della prima presunta vittima

In apertura del suo tweet d'accusa, la prima presunta vittima di molestie da parte di Justin Bieber spiega di non voler rendere pubblica la sua identità su Twitter per poi rivolgersi indirettamente al cantante.

"Dopo aver appreso della storia di Gabby con Ansel, mi sono fatta coraggio a condividere la mia - esordisce nel suo tweet -. Quindi questo lo devo a te, Gabby. Sto postando questo messaggio in anonimato, perché non sono ancora pronta a rivelarmi. Ma se gli arriva questo messaggio, tu sai chi sono. So che mi ricordi". Il messaggio di denuncia prosegue assumendo toni sempre più forti. L'accusatrice scrive di essere stata abusata dalla popstar il 9 marzo 2014, data per cui era prevista un'apparizione di Bieber a Houston, in Texas, quando quest'ultimo faceva coppia con Selena Gomez.

In quella stessa data, l'accusatrice partecipò con due amici ad un evento nel locale Banger's sausage house & beer garden di Austin, dov'erano previste le apparizioni di diverse celebrities.

E in tarda serata Bieber fece un'apparizione a sorpresa nel bar del locale, dove ad un certo punto a lei e i suoi due amici venne proposto di incontrare il loro idolo. "Un uomo si avvicinò a me e ai miei due amici e ci chiese se saremmo stati disposti ad intrattenerci all'evento per incontrare Justin. Ovviamente la nostra risposta fu 'sì' ", prosegue la donna nel tweet: "Justin ci venne incontro, facemmo delle foto insieme e parlammo per un po.

Poi lui e un altro uomo ci invitarono al Four Seasons Hotel. E ancora una volta dicemmo 'sì'".

Stando a quanto riportato dalla donna, Justin portò i due amici di quest'ultima in una stanza per poi appartarsi con lei in un'altra. "Justin mi convinse a non dire nulla, sennò sarei finita in guai giudiziari molto seri. Mi chiese di raggiungerlo a letto - denuncia infine l'accusatrice -.

Mi spinse nel letto. Mi tolse i jeans e tirò giù le mie mutande. Si slacciò i jeans e tirò giù le sue mutande. Prese le coperte del letto per coprirci. Il suo corpo era sul mio".

Le accuse della seconda presunta vittima

Alle accuse social della prima presunta vittima di abusi da parte di Justin Bieber, sono seguite su Twitter quelle di un'altra donna. A corredo di cui quest'ultima ha scritto di credere a quanto denunciato dalla prima sedicente vittima della popstar: "Io le credo. Anch'io ho subito uno stupro da Justin Bieber".

Nel suo tweet di denuncia, la stessa sostiene di essere stata abusata dalla popstar il 4 maggio 2015.

Data in cui lei si recò a New York per fare una foto con Bieber. "Incontrai Mikey, il boyguard di Justin, fuori dall'hotel. Mi trovò attraente, tanto che mi diede il suo numero senza prendersi il mio. Io e altri fan attendemmo a lungo Justin, ma lui non venne - si legge nel messaggio postato su Twitter -. Poi Mikey mi invitò nell'albergo Langham Hotel. Lì mi presentai e cominciai a parlare scherzosamente in francese a Bieber, come saprete lui conosce il francese perché è canadese. Mi chiese di avvicinarmi a lui. Io mi avvicinai. Lui cominciò a baciarmi e a toccarmi il sedere per poi chiedermi se fosse vero. Io gli dissi 'sì', andai in bagno e lui mi seguì, per poi bloccarmi e buttarmi a letto.

Gli chiesi di fermarsi e dissi che non potevo avere rapporti prima del matrimonio. Lui tirò giù i miei leggings e i suoi pantaloncini e cominciò ad abusarmi. Mi indispettii e gli diedi un calcio tra le gambe, poi scappai in soggiorno".

Le incongruenze nelle accuse a Bieber

Le accuse lanciate a Justin Bieber su Twitter sono pesanti, tuttavia non possono al momento dirsi fondate alla luce di alcune incongruenze emerse in queste ore.

Secondo quanto ripreso da Gossip e tv, Alison Kaye, presidente del SB Projects di Scooter Braun, ha a quanto pare fatto sapere che Bieber non avrebbe a suo tempo alloggiato nell'hotel menzionato nel primo tweet di denuncia, ma in un altro. Stando a quanto invece riportato dai fan del cantante canadese su Twitter, i racconti delle due presunte vittime rimanderebbero al contenuto di una fanfiction.

La seconda seconda sedicente vittima, dopo la data degli abusi denunciati, cinguettava inoltre di non aver mai incontrato Bieber. E, sempre in rete, c'è anche chi ha fatto notare che il 4 maggio 2015 (data del presunto abuso subito dalla seconda sedicente vittima, ndr) la popstar non fosse a New York ma al Met Gala e il giorno dopo a Los Angeles.

La popstar nega le accuse

Secondo The Guardian, la scorsa domenica Justin Bieber ha rotto il silenzio sulle accuse di molestie ricevute dalla sua prima sedicente vittima. In una serie di tweet condivisi con il web e contenenti foto, ricevute e email, ha voluto chiarire la sua posizione rispetto alla prima storia di abusi pubblicata sul social ai suoi danni, dimostrando di essere stato in un AirBnb a Austin il 9 marzo 2014 (data denunciata dalla prima presunta vittima, ndr) e al Westin hotel il giorno seguente.

"Non c'è alcuna fondatezza in questa storia - ha twittato, negando le prime accuse -. Ogni accusa di abuso dovrebbe essere presa seriamente in considerazione e pertanto la mia risposta è dovuta. Tuttavia, questa storia è infondata. Ed è per questo che collaborerò con Twitter e le autorità competenti per adire le vie legali". Le accuse sono da considerarsi ovviamente tutte non fondate fin tanto che l'autorità giudiziaria non affermerà il contrario.