Da lunedì 6 marzo su Rai1 va in onda la seconda stagione del Commissario Ricciardi interpretato da Lino Guanciale. L'attore il giorno dopo è stato intervistato da Alessandro Cattellan nel corso del suo programma 'Stasera c'è Cattelan' su Rai 2 e ha raccontato alcuni aneddoti dal set e la sua esperienza con alcuni abitanti di Napoli. La serie, scritta da Maurizio de Giovanni, infatti è ambientata negli anni '30 nel capoluogo partenopeo.
Lino Guanciale da Cattelan: 'I napoletani mi trattato benissimo'
Guanciale nel corso della sua intervista con Cattelan andata in onda il 7 marzo su Rai2 in seconda serata non ha nascosto il proprio amore verso Napoli, spiegando: "La serie del Commissario Ricciardi è ambientata a Napoli.
Noi abbiamo girato lì, qualcosa a Roma in studio e molto a Taranto vecchia. In alcuni vicoli di Taranto è come se l'orologio si fosse fermato, quindi è perfetta a rappresentare la Napoli degli anni '30. Non esagero con l'accento napoletano nella serie perché lo richiede il personaggio, lui non è proprio napoletano. Il Commissario Ricciardi è cilentano: un uomo aristocraticamente istruito che a volte si fa scappare delle espressioni ma è centrato sulla sua cilentanità".
Guanciale si è poi definito quasi un napoletano acquisito: "I napoletani mi trattano benissimo, ormai sono di casa e mi permetto anche delle uscite in napoletano. Mi dicono: 'Ah l'hai fatta bene questa'. Una volta è successo che sul set di Ricciardi io e Antonio Milo stavamo aspettando di girare una scena e arriva una signora con il marito che mi dice: 'Uh, questo è Guanciale.
Ricciardi non potevate farlo che voi. Voi siete di Napoli vero?'. A quel punto ho risposto che ero abruzzese e mi ha detto: 'Ah mi dispiace'. Quello di Napoli è un pubblico molto esigente e se ti adotta vuol dire che lo hai veramente conquistato".
Grande successo di pubblico per il Commissario Ricciardi
La serie Il Commissario Ricciardi, dopo i buoni ascolti tv della prima stagione, si sta confermando anche nella seconda che andrà in onda ogni lunedì fino al 27 marzo, a tal proposito l'attore ha detto: "Sono molto contento di interpretare Ricciardi.
Nella seconda stagione c'è un nuovo regista che ha anche firmato l'ultimo capitolo della Porta Rossa, quindi ci conosciamo bene. Ogni regista però porta la sua firma in una serie e gli ascolti ne potrebbero risentire, ma mi sembra di capire che il pubblico si sta affezionando anche a questa stagione, infatti per tutte le serate ha battuto la concorrenza di Canale 5".
A quel punto Cattelan ha chiesto a Guanciale cosa ne pensa dei reality. "Non so se andrei al Grande Fratello Vip, adesso ti direi di no. All'università ho condiviso casa, ora basta. Credo che il reality che mi metterebbe più a disagio è Masterchef perché patisco troppo la pressione. Ho problemi anche a prendere il gelato perché non so che gusto scegliere, a volte dico crema e fungo, cose disumane".
L'attore ha poi raccontato che ha iniziato la propria carriera attoriale facendo pubblicità: "Dovevo soltanto spolverare, ma non sono stato in grado di farlo. Infatti la pubblicità l'hanno mandata poco in onda". Infine ha raccontato che in realtà non doveva essere lui il protagonista della serie 'La porta rossa', ma poi altri attori rifiutarono e così si trovò a fare il fantasma.