Un pontesospeso fra la storia dell'oriente e quella dell'occidente. È questal'impressione che si ha passeggiando per le strade o visitando i principalimonumenti del centro storico di Istanbul. Non a caso, infatti, anchegeograficamente la metropoli appartiene sia all'Europa (alla Tracia), siaall'Asia (all'Anatolia).

Lamescolanza regna sovrana e la città sprigiona un fascino magnetico dovuto, ingran parte, all'incontro virtuoso fra le due culture. I mercati, numerosiall'interno della città, offrono una perfetta rappresentazione di quest'anima diconfine: dalle spezie, all'abbigliamento occidentale, ai tessuti, tutto conviveperfettamente come nelle tessere di un puzzle colorato.

Con i suoioltre 13 milioni di abitanti, Istanbul si espande a macchia d'olio e alternascorci tipici della cultura ottomana a frammenti del suo glorioso passato bizantino.

C'è tanto dascoprire, quindi occorre affrontare il viaggio preparati. Le aree storichedella città, classificate dall'Unesco come patrimonio dell'umanità, meritanotutte una visita attenta.

Da non perdere

La listadelle attrazioni da non mancare, dicevamo, è molto lunga. Ma la Basilica di Santa Sofia rappresentasicuramente un buon punto si partenza. Si tratta di una chiesa cattolicaconvertita a moschea dopo la caduta dell'impero bizantino. Oggi è un museo incui convivono gli splendidi mosaici greco-ortodossi con i simboli di un Islampotente e rigoglioso.

A pochi passi, potrete spostarvi verso la Cisterna Basilica, una costruzioneromanica adibita in passato a serbatoio d'acqua. Entrando nelsottosuolo vi troverete immersi in un'atmosfera in cui le luci soffuse esaltanoi capitelli a cavallo fra lo stile Ionico, Corinzio e Dorico. Anche qui, un incrocio suggestivo di stili.

Per un tuffonella cultura ottomana, inoltre, è possibile visitare il Palazzo del Topkapi, residenza imperiale fino alla prima metàdell'ottocento.

Giardini rigogliosi, oggetti preziosi e ambienti da mille e unanotte vi aiuteranno a entrate in sintonia con la storia di una delle ultimedinastie imperiali.

Merita unalunga sosta poi la Moschea Blu. Accessibileanche agli occidentali, con qualche accorgimento per le donne, la visitarappresenta un'ottima occasione per vivere in prima persona la spiritualitàislamica.

Ma è nella vita di tutti i giorni che Istanbuldà il meglio di sé. Gustare un "panino con il pesce" facendosi strada per l'affollatissimoponte di Galata è un'esperienza da non perdere, passeggiare per İstiklal Caddesi è suggestivo e vi farà sentire in sintonia con la città.

Alla partenza, se sarete statimeno di 5 giorni, vi congederete con unacertezza: occorre ritornare per completare la visita.