Rocco Siffredi, il famoso attore e produttore di film a luci rosse, non ha mai nascosto il suo amore per gli animali. Per questo motivo, quando c'è da scendere in campo per difendere i diritti dei nostri amici a quattro zampe non si tira mai indietro e presta il suo nome e la sua popolarità come testimonial di campagne di sensibilizzazione. L'ultima, in ordine di tempo, si chiama #penepiùdure per chi maltratta gli animali ed è stata lanciata dall'ex concorrente de L'Isola dei Famosi insieme all'Associazione Animalisti Italiani Onlus.

#penepiùdure contro il maltrattamento di animali: disponibile petizione online

Giocando ironicamente sulla sua professione di attore hard, Rocco Siffredi è diventato testimonial d'eccezione della nuova campagna degli animalisti per ottenere una legislazione più precisa e rigida verso tutti coloro che commettono violenze sul mondo animale. #penepiùdure è l'hashtag ufficiale per sensibilizzare sia l'opinione pubblica, sia le istituzioni sul tema dei maltrattamenti verso gli animali che, purtroppo, rappresentano una terribile piaga dalla quale la nostra società non riesce a liberarsi. Spiegando i motivi della sua decisione di prestarsi come punto di riferimento per la diffusione della petizione online lanciata da Animalisti Italiani Onlus, Siffredi ha ricordato che il maltrattamento "è una forma di vigliaccheria" e ha invitato tutti gli italiani ad avere il coraggio di denunciare tutti coloro che commettono violenza sugli animali e il Governo ad introdurre una legislazione più dura su questo reato.

Non è la prima volta che il protagonista di numerosi film a luci rosse scende in campo per difendere la causa animalista: circa 4 anni fa fu protagonista di un'altra campagna di sensibilizzazione "Ho sedotto e abbandonato ma non il mio cane", ed ora è tornato in prima persona a lottare per difendere i diritti delle bestiole indifese.

Petizione per chiedere una legislazione più rigida verso chi maltratta gli animali

Walter Caporale, presidente dell'Associazione Animalisti Italiani Onlus ha ricordato che, mentre in Italia c'è chi addirittura vorrebbe depenalizzare il reato inerente i maltrattamenti sugli animali, loro invece hanno intrapreso questa nuova battaglia affinché il Governo intervenga modificando e rendendo più dura la legislazione in merito a questo reato.

Infatti, in Italia vi è una normativa che prevede dai 3 ai 18 mesi di carcere per tutti coloro che si macchiano di maltrattamenti; la pena carceraria, però, può essere commutata nel pagamento di un'ammenda che va dai 5.000 ai 30.000 euro. Con la petizione #penepiùdure per chi maltratta gli animali, si invitano le istituzioni ad eliminare il pagamento in denaro e a riconoscere solo la galera a chi commette questo reato, come già accade in Germania, Francia, Svezia e Svizzera. Per sottoscrivere questa petizione, basta collegarsi al sito degli Animalisti Italiani Onlus e compilare l'apposito form disponibile online.