Mentre è quasi tutto pronto per la costruzione di un resort di lusso accanto alla riserva naturale di Torre Salsa, si accendono le polemiche ambientaliste e fioccano le interrogazioni parlamentari. La giunta comunale, "visti i prescritti pareri di legge e condividendone i contenuti", ha approvato il piano di rateizzazione degli oneri concessori, nei prossimi giorni sarà l'ufficio tecnico a definire l'iter col rilascio della concessione edilizia.

Nuovo resort Adler accanto alla riserva di Torre Salsa nell'Agrigentino

Il progetto, presentato da Ritempra Spa, il cui legale rappresentante è l'avvocato Monica Morgante, prevede la realizzazione di un Adler mare Spa&Resorta 60 metri sopra il livello del mare a Torre Salsa, tra Siculiana e Montallegro (in provincia di Agrigento).

La Adler - società altotesina della famiglia Sanoner con una storia lunga più di sue secoli nel settore turistico e alberghiero tra le Dolomiti - è pronta a realizzare il suo primo hotel a 5 stelle in Sicilia con 130 camere, piscine, saune, percorsi di benessere. Un progetto che ricade complessivamente su 20 ettari di terreno (di cui più della metà destinati a verde), accanto a una riserva naturale di 760 ettari gestita dal Wwf per conto della Regione siciliana. Già versata dalla società la prima rata degli oneri concessori: 153.079 euro per i costi di costruzione; 37.065 euro gli oneri di urbanizzazione. La seconda, la terza e la quarta rata - per le quali è già stata stipulata la polizza fideiussoria - saranno versate rispettivamente entro luglio 2016, gennaio 2017, luglio 2018.

Oltre all'impiego di manodopera locale per la costruzione, il resort dovrebbe creare a regime almeno un centinaio di posti di lavoro.

Se da una parte sono in tanti ad esultare per nuove opportunità di sviluppo turistico e occasioni di lavoro, dall'altra ci sono polemiche e proteste per possibili danni all'ambiente. Il rappresentante dell'associazione MareAmico Agrigento, Claudio Lombardo, ha denunciato: "Vogliono cementificare Torre Salsa realizzando un resort appena fuori la riserva ma dentro il Sic".

“Ho guardato bene le carte e ritengo sia un intervento che rispetta le regole, questo è importante", ha replicato il responsabile del Wwf Agrigento Antonio Calamita. E dopo un tam tam mediatico partito da Facebook, per fare chiarezza sulla vicenda, sono state presentate due interrogazioni: una alla Camera da Erasmo Palazzotto di Sinistra Italiana e una del gruppo del Movimento 5 stelle all'Ars, dove il 5 aprile prossimo è stata convocata anche un'audizione delle parti interessate in commissione Ambiente.

"Non ci sarà nessuna cementificazione selvaggia a Torre Salsa, ma un investimento privato importante per il territorio che sarà realizzato nel rispetto dell'ambiente", ha detto il sindaco di Siculiana, Leonardo Lauricella, che ha già chiesto al presidente del consiglio comunale Loredana Lucia la convocazione di una seduta straordinaria aperta ai cittadini e alle associazioni ambientaliste per discutere della questione; la seduta consiliare è in programma domenica 3 aprile.

"Quello che si sta concludendo adesso - ha spiegato il sindaco Lauricella - è un iter che va avanti dal 2003, previsto nel Prg del 2005 e che ha avuto fino al 2014, quando ancora io non ero sindaco, tutti i pareri di legge necessari.

Il progetto è accanto e non dentro la riserva. Nel rispetto delle regole, in uno Stato di diritto, abbiamo dato seguito all'iter progettuale. La struttura - ha proseguito - verrà realizzata in maniera eco-sostenibile con il minimo impatto e lasciando intatti i luoghi dell'area protetta che noi per primi vogliamo continuare a proteggere, valorizzare e promuovere. Ma bisogna guardare - ha aggiunto il primo cittadino - anche alla realtà economica e sociale del nostro territorio che per il suo sviluppo non può che puntare sul turismo anche utilizzando in maniera intelligente, oculata ed eco-sostenibile e nel rispetto delle regole le proprie risorse paesaggistiche e ambientali".