L'uno-due, maturato nei primi minuti di gioco, con i gol di Koulibaly (il primo con la maglia azzurra) e Zapata, aveva illuso i tifosi del Napoli. Il 2-0 dopo appena 11 minuti sembrava aver spianato la strada agli azzurri verso la vittoria. Ma i soliti errori, le amnesie e incertezze difensive, hanno permesso al Palermo di andare a segno ben due volte nello spazio di 8 minuti, prima con Belotti, poi con Vazquez, e di pareggiare così il conto da 0-2 a 2-2. In pieno recupero del primo tempo nuova illusione con il diagonale vincente di Callejon a riportare la squadra di casa in vantaggio: 3-2. Al quarto d'ora della ripresa è però nuovamente Belotti a gelare il San Paolo con il gol del 3 a 3 che sarà anche il risultato finale. Inevitabili i fischi dei tifosi a fine partita. Benitez si è lamentato molto per un rigore non concesso al Napoli quando era in vantaggio 2-1 per il contatto irregolare tra Bamba e Zapata (Bamba andava anche espulso essendo ultimo uomo). E' anche vero però che nell'azione del raddoppio, da parte dello stesso Zapata, Hamsik, che gli serviva l'assist, era in offside. Dunque direzione piuttosto imprecisa dell'arbitro Doveri. Tuttavia, aldilà degli episodi, mi soffermerei più sul fatto che il Napoli stà venendo decisamente meno alle aspettative.



Una squadra che non ha una sua fisionomia e che subisce l'avversario in modo devastante. A mio modo di vedere Benitez non ha dato un gioco alla squadra, non può appellarsi solo ai singoli episodi. Molti giocatori non rendono a dovere. Insigne è evanescente, poco concreto, Higuian è troppo fuori dal gioco, Inler sta offrendo prestazioni opache, non tira più nemmeno da fuori, caratteristica che in passato gli permetteva di segnare qualche gol. E' probabile anche che la difesa paghi lo scotto di fare a meno di un uomo squadra come Pepe Reina, sicuramente più leader e più sicuro tra i pali rispetto al giovane Rafael. Eppure nei primi tre turni di campionato gli avversari non erano di livello stratosferico: Genoa, Chievo e Palermo si potevano battere tutti. In conclusione: Juventus e Roma hanno già allungato il passo e sono finora entrambe a punteggio pieno e con 5 punti in più degli azzurri. E' ora che la società si muova e dia una scossa forte in modo che si possa venir fuori da questa specie di purgatorio dantesco che i tifosi della città non meritano.