Davide Moscardelli è uno degli attaccanti più conosciuti d'Italia. Non soltanto per le sue doti calcistiche e per le sue caratteristiche atletiche che lo fanno apprezzare in tutto lo stivale, ma anche per la sua folta barba grazie alla quale è diventato ormai un idolo tra i più giovani. Moscardelli fu acquistato, grazie ad uno sforzo economico non indifferente, nell'estate del 2014 dalla famiglia Tesoro, allora proprietaria del Lecce, per formare una coppia d'attacco eccezionale con il salentino doc Fabrizio Miccoli. In realtà i due giocarono poche partite insieme ed il Lecce non riuscì a conquistare neanche l'obiettivo minimo dei play off.

Moscardelli comunque chiuse il campionato con 15 reti all'attivo e, l'anno seguente, fu confermato dalla nuova società, capeggiata dal dottor Tundo. Nella seconda stagione al Lecce, l'attaccante nativo del Belgio ha siglato 9 reti in campionato. Con il nuovo direttore sportivo Meluso che punta sui giovani, l'esperienza di Moscardelli a Lecce sembra essersi conclusa. Su di lui si registra il forte interesse del Cosenza che lo aveva già cercato in passato.

Il Cosenza punta su Moscardelli

Moscardelli, in scadenza di contratto, potrebbe essere una pedina di scambio importante del Lecce, anche se il suo cartellino il 30 giugno non sarà più dei giallorossi. Come detto, è in scadenza, ma il Lecce potrebbe lasciarlo andare senza offrirgli il nuovo contratto, agevolando così il Cosenza che vorrebbe puntare proprio su di lui per la costruzione del prossimo attacco.

Questo "lascia passare" del Lecce, che non offrirebbe il nuovo contratto al bomber romano, sarebbe ovviamente apprezzato in Calabria, dove potrebbero restituire il favore non rinnovando il contratto a due obiettivi del Lecce: La Mantia e Arrigoni, entrambi in scadenza di contratto. Inutile dire che questo affare, molto difficile da concretizzarsi, si potrebbe fare grazie al collegamento tra le due società, creato appunto dal nuovo direttore sportivo del Lecce, Mauro Meluso, ex del Cosenza. Idee di mercato, difficili da realizzare, ma non impossibili.