Una chimica di gioco ben definita, grinta da vendere ed unità di intenti sotto la guida di un vero condottiero. Ci si chiede quali siano i segreti di questa Inter, nessuno si aspettava che dopo 13 giornate di campionato i nerazzurri fossero a quota 33 punti, a due punti dal Napoli in vetta ed unica squadra insieme alla capolista ancora imbattuta. Pertanto non ci sono segreti, ci siamo limitati ad elencare tre componenti essenziali di un gruppo vincente. Le sterili polemiche alimentate da presunti esperti per un calciomercato sottotono sembrano lontane anni luce, in realtà sebbene Luciano Spalletti avrebbe certamente gradito una rosa più ampia, la campagna acquisti dell'Inter è stata funzionale ad un'ossatura già esistente e per nulla di scarsa qualità.

Che poi sia stata limitata da un budget ridotto a causa dei vincoli imposti a Suning dal governo cinese è un altro discorso. Ora che quei vincoli sono stati rimossi, la multinazionale di Zhang Jindong non intende certamente buttarsi in spese pazze, alla luce di una squadra che sta facendo molto bene. Ma a gennaio dovrebbero comunque arrivare dei rinforzi, almeno uno per ruolo. Tra tutti, il nome certamente più suggestivo è quello di Javier Pastore, puntualmente accostato ai nerazzurri ormai da molte sessioni di mercato, ma mai come adesso con serie possibilità di sbarcare a Milano.

Pastore vuole l'Inter

La parabola dell'ex Palermo al Paris Saint Germain è agli sgoccioli, così come è sufficiente un contagocce per contare il contributo che sta dando attualmente alla fuoriserie transalpina.

Pastore vuole i Mondiali di Russia, ma se non gioca con continuità potrebbe anche rischiare il posto in Nazionale argentina. Quale migliore occasione, pertanto, di un ritorno in Italia e, per giunta, con una delle squadre che si sta dimostrando tra le più forti del massimo campionato? Pastore dunque vuole l'Inter ed il suo agente ha aperto alla possibilità di un suo approdo a Milano già a gennaio.

Il tassello ideale

Ed è chiaro che nel 4-2-3-1 di Luciano Spalletti, El Flaco si incastra come il tassello mancante di un puzzle. Trequartista di ruolo, grande possesso palla ed eleganza, duttilità tattica. In carriera ha fatto l'esterno alto, il rifinitore, la mezz'ala, la seconda punta ed anche il centravanti. Se approdasse all'Inter verrebbe utilizzato in quello che più di ogni altro è il suo compito sulla trequarti, un ruolo che Borja Valero ha svolto egregiamente pur avendo ben altre caratteristiche.

Con un giocatore come Pastore, l'Inter potrebbe fare il salto di qualità. Il 28enne talento argentino però ha un costo importante, la sua ultima valutazione è di 20 milioni di euro. Difficile che Suning decida di investirli in questa sessione di mercato, ma ci sarebbe un asso nella manica.

Joao Mario: manca il feeling con Spalletti

Tra infortuni ed incomprensioni tattiche, Joao Mario non sta ripagando l'Inter del grosso investimento fatto nell'estate del 2016 per portarlo a Milano. I problemi fisici sono superati, ma il portoghese non riesce più a trovare spazio e, pertanto, potrebbe cambiare aria già a gennaio. In realtà il suo rendimento insufficiente va spiegato nella maniera più semplice: l'auspicato feeling tra lui e Spalletti non è mai sbocciato.

La cessione di Joao Mario non è certamente difficile, le pretendenti non mancano e tra queste c'è anche il Paris Saint Germain: l'ipotesi di uno scambio non è fantamercato, perché caldeggiata da tutti gli attori protagonisti di questo intreccio. Non sappiamo cosa accadrà in campionato da qui a gennaio, l'impressione è che i nerazzurri possano stazionare ancora nelle posizioni di vertice e nel 2018, se davvero arrivassero Pastore ed altri due rinforzi, la Beneamata non potrebbe più nascondersi nella corsa verso lo scudetto e, anzi, potrebbe diventare una delle squadre da battere.